Renzi a Napoli, tensione in centro
Lancio di sassi e cariche della polizia

La contestazione a Napoli
La contestazione a Napoli
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Aprile 2016, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 18:23

NAPOLI - È partito, a Napoli, da piazza Dante, il corteo di protesta contro il premier Matteo Renzi, atteso nel pomeriggio in città per partecipare alla cabina di regia su Bagnoli. Al raduno ci sono i licenziati Fiat travestiti da Pulcinella, i comitati di cittadini di Bagnoli, i collettivi studenteschi e i centri sociali. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: «Napoli sfiducia il Governo Renzi» e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd. Tra i cartelli: «Napoli città ribelle», «No al Governo delle lobby e degli speculatori», «Non c'è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne». Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: «Renzi via da Napoli».
 

LA DIRETTA 

ORE 15.20

Alcune auto e bus con turisti a bordo sono rimasti coinvolti nel lancio di lacrimogeni avvenuto durante i momenti di tensione tra manifestanti per Bagnoli e forze dell'ordine. Nella calca che si è creata mentre il corteo indietreggiava, tra piazza della Vittoria e Posillipo, alcuni veicoli sono stati avvolti dal fumo. Nessuna conseguenza per gli occupanti.

ORE 15.07
Cittadini spaventati, fuggono via da ristoranti e bar. La polizia avanza. I manifestanti continuano ad arretrare verso Mergellina

ORE 15.05
I manifestanti si stanno ora muovendo verso la rotonda Diaz, nella direzione opposta rispetto alla redazione del «Mattino» dove è atteso il presidente del Consiglio Matteo Renzi. La zona è controllata anche dall'alto da un elicottero della Polizia. Il corteo aveva tentato la strada del porto per raggiungere la redazione del Mattino, trovando la via bloccata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. I manifestanti hanno quindi cambiato percorso attraversando i Quartieri Spagnoli e i gradoni di Chiaia, per poi riversarsi sul lungomare: qui lo scontro con le forze dell'ordine.

ORE 15.00
Dopo scontri corteo si ricompatta e riprende la marcia in direzione Mergellina

ORE 15.01
Scene di scontri sul lungomare di Napoli dove manifestanti, circa un centinaio, continuano a lanciare pietre contro le forze dell'ordine e dove si sparano a ripetizione lacrimogeni. Alcuni manifestanti si stanno 'armandò di bottiglie di vetro per lanciarle contro l'idrante della Polizia. Gli attivisti hanno appena bloccato il traffico sul lungomare e ci sono ferme diverse auto con cittadini a bordo che stanno cercando di passare tra i divisori di plastica.

ORE 14.55
Clima di guerriglia: i manifestanti creano una barriera con i new jersey. Polizia coi mezzi blindati.

ORE 14.40
Esplosi diversi petardi e fumogeni in prossimità della sede del Mattino. Momenti di tensione sul lungomare di Napoli tra le forze dell'ordine e un gruppo di manifestanti che sta partecipando al corteo di protesta contro l'arrivo in città del premier Matteo Renzi. Sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carte. La gran parte del corteo si è divisa e allontata dal punto di scontro dove restano manifestani che lanciano pietre contro le forze dell'ordine, che hanno azionato gli idranti. 

ORE 14.37
Il corteo è appena giunto in piazza dei Martiri

ORE 14.33
Un elicottero della polizia sorvola la zona di via Chiatamone e di via Chiaia, dove i manifestanti in protesta contro il governo Renzi, circa 500 persone, si stanno dirigendo.

ORE 14.19
I manifestanti si spostano nei Quartieri Spagnoli esponendo gli slogan "Napoli sfiducia il governo Renzi". Il loro obiettivo resta la redazione del Mattino, dove il premier arriverà intorno alle 16.30. I manifestanti, attraverso i vicoli, tentano di raggiungere via Chiatamone. 



ORE 14.10
Improvvisa decisione dei manifestanti. Il gruppo risale via Cavalli di Bronzo. Non ci sono stati scontri

ORE 14.09
All'altezza della galleria Vittoria sono schierate decine di agenti in assetto antisommossa. Bloccato il corteo. La tensione sale



Ore 14.05
Dopo una breve trattativa non andata a buon fine, i leader del corteo hanno compattato il gruppo e si avvicinano alle forze dell'ordine schierate. In volo c'è un elicottero della polizia che si muove a bassa quota sui manifestanti

ORE 13.50
Intorno alle 13.50 il corteo è giunto in via Acton dove è stato bloccato dalle forze dell'ordine schierate che ne impediscono l'ingresso in Galleria Vittoria. 

ORE 13.30
 Alla manifestazione anche tanti semplici cittadini, come Palma Fioretti, «non iscritta ad alcun partito ma impegnata nel sociale», che spiega: «Ho voluto partecipare a questa manifestazione di accoglienza a Renzi per rappresentare la posizione di molti napoletani: il commissariamento non serve, l'abbiamo già visto con l'emergenza rifiuti. Mi auguro che si possa scegliere un'altra strada». 

ORE 13
Il corteo lentamente ha raggiunto piazza Matteotti. Il palazzo della Questura è protetto da un cordone di carabinieri. Il corteo è appena passato dinanzi la questura e procede per via Guglielmo Sanfelice e si infila nel vicoletto Loggia dei Pisani e si dirige verso via Depretis. Paralizzata la strada. Adesso i manifestanti si spostano in direzione di via Marina. I manifestanti proseguono lungo via Acton. In direzione della galleria Vittoria.



ORE 12
Il corteo poi si dirige verso piazza Carità: poliziotti e carabinieri indossano i caschi di protezione, e lì solo un manifestante con la maschera di Pulcinella si avvicina alle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Alza le braccia e guarda gli agenti mentre il corteo procede senza fermarsi in direzione della Questura.




ORE 11.30
La prima sfida alle forze dell'ordine è immediatamente lanciata.

Mentre il cordone di polizia e carabinieri precede il corteo, la testa della sfilata svolta all'improvviso su via Tarsia e si smarca dai controlli. Resta solo il blocco delle camionette della polizia in coda alla sfilata. Poi il corteo si inoltra nella zona della Pignasecca, polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno creato un blocco in piazza Carità. Obiettivo: non far passare i contestatori su via Toledo ma indirizzarli verso la Questura. In piazza anche gli assessori Carmine Piscopo e Alessandro Fucito, che affermano: «Siamo vicini a chi vuole far sentire la propria voce di dissenso. Voce che il comune sa ascoltare e il governo no». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA