Costretta dal compagno a cucinare rifiuti
e mangiare nella ciotola del cane

Costretta dal compagno a cucinare rifiuti e a mangiare nella ciotola del cane
Costretta dal compagno a cucinare rifiuti e a mangiare nella ciotola del cane
di Simone Pierini
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Martedì 27 Novembre 2018, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 19:38
Costretta dal compagno a cucinare rifiuti e anche a mangiare nella ciotola del cane. Un incubo vissuto per lungo tempo da una donna di 54 anni che alla fine, però, ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla polizia. Arriva da Fiuggi, cittadina termale in provincia di Frosinone, l'ennesimo caso di violenza sulle donne. Al termine delle indagini i poliziotti del locale commissariato hanno denunciato all'autorità giudiziaria il compagno della vittima per maltrattamenti in famiglia. Per il cinquantasettenne è stato disposto anche l'allontanamento dalla casa familiare.



Gli accertamenti della polizia sono scattati da alcune denunce presentate dalla donna al commissariato di Fiuggi con cui ha descritto nei minimi particolari i soprusi e le aggressioni verbali subite dal suo compagno. È così emersa una sequenza di vessazioni verbali e fisiche che da tempo era costretta a subire da parte del compagno che, in alcune occasioni, è arrivato al punto di costringerla a cucinare i rifiuti presi da lui stesso nei cassonetti dei supermercati. Poi una volta è arrivata l'umiliazione più grande: dover mangiare nella ciotola del loro cane. Il personale del Settore Anticrimine del Commissariato ha analizzato nel dettaglio quel racconto e ha avviato le indagini per accertare l'attendibilità.

Gli investigatori hanno così raccolto numerosi riscontri a quanto denunciato dalla donna. Ad incastrare il compagno anche diverse testimonianze di vicini che hanno detto di aver sentito in varie occasioni le urla della donna. L'Autorità Giudiziaria ha così disposto per l'uomo la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare, con la prescrizione di non avvicinarsi all'abitazione e in ogni altro luogo abitualmente frequentato dalla convivente e di mantenere, inoltre, una distanza di almeno 100 metri dalla donna qualora dovesse incontrarla casualmente. 
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