Mandorle I&D, ritirati tre lotti di sgusciate: richiamo per la presenza di aflatossine. Cosa è successo

Il ministero della Salute ha comunicato quali sono i lotti richiamati

Il ministero della Salute ha comunicato quali sono i lotti richiamati
Il ministero della Salute ha comunicato quali sono i lotti richiamati
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Martedì 14 Febbraio 2023, 16:55

Richiamo per le mandorle sgusciate, contenute in vaschette compostabili 200-400 grammi, con marchio 'I&D Srl' con sede dello stabilimento a Frattamaggiore (Napoli, ndr.). Lo riporta il sito del ministero della Salute. Il motivo del richiamo è la possibile presenza di aflatossine, il prodotto non deve essere consumato, ma riportato al punto vendita. I lotti richiamati sono i seguenti: 279/22; 280/22; 295/22.

Sempre per lo stesso produttore di mandorle sgusciate c'è il rischiamo per i lotti 277/22 e 291/22 che però sono conservati nel secchiello di plastica da 1 chilogrammo.

Anche qui c'è la possibile presenza di aflatossine.

 


Cosa sono le aflatossine

Le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da clima caldo e umido. Si prevede che il cambiamento climatico avrà un impatto sulla presenza di aflatossine negli alimenti in Europa. Poiché le aflatossine sono note per le loro proprietà genotossiche e cancerogene, l'esposizione del consumatore tramite gli alimenti deve essere mantenuta quanto più bassa possibile. 

Le aflatossine possono essere presenti in prodotti alimentari come arachidi, frutta a guscio, granoturco, riso, fichi e altra frutta secca, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao, a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta. In natura esistono diversi tipi di aflatossine.

L'aflatossina B1 è la più diffusa nei prodotti alimentari ed è una delle più potenti in termini di genotossicità e cancerogenicità. È prodotta sia dall’Aspergillus flavus sia dall’Aspergillus parasiticus. L'aflatossina M1 è uno dei principali metaboliti dell'aflatossina B1 nell'uomo e negli animali e può essere presente nel latte proveniente da animali nutriti con mangimi contaminati da aflatossina B1.

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