Secondo la ricostruzione dell'accusa, i coniugi, che non potevano avere figli, avrebbero avvicinato la donna proponendole di affidare loro la nascitura. Dopo il parto l'uomo e la madre naturale della piccola si sono recati all'ufficio anagrafe dichiarando falsamente che la bimba era loro figlia, nata da una relazione extraconiugale dell'uomo.
Dagli accertamenti è emerso però che i due coniugi avevano interrotto un percorso formativo in un consultorio per l'adozione di un bimbo, accogliendo in casa la neonata nata dalla presunta relazione extraconiugale del marito.
Le successive indagini che si sono avvalse delle testimonianze sia del personale medico che degli assistenti sociali che seguivano la coppia, oltre che dell'esame del Dna del Ris di Messina, hanno fatto emergere una realtà diversa. La bimba era sì figlia della madre naturale ma non dell'uomo che si era dichiarato padre e che, d'intesa con la moglie, avrebbe concordato di accogliere in casa la neonata per coronare il loro sogno.