Maestra Marisa sospesa (con stipendio ridotto) per aver fatto recitare l'Ave Maria in classe a Oristano. Salvini: «Una follia»

Il caso a Oristano, raffica di polemiche. Lei si difende: "Non ho fatto nulla di male"

Maestra Marisa sospesa per aver fatto recitare l'Ave Maria in classe a Oristano. Salvini: «Una follia»
Maestra Marisa sospesa per aver fatto recitare l'Ave Maria in classe a Oristano. Salvini: «Una follia»
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Venerdì 7 Aprile 2023, 15:06

Marisa Francescangeli insegna nella primaria di San Vero Milis (Oristano): «Tutto mi sarei aspettata ma non un provvedimento simile. Mi mancano i miei bambini, mi manca il mio lavoro. Non ho fatto nulla di male». La maestra è stata sospesa 20 giorni  per aver recitato il Padre Nostro e l’Ave Maria con i suoi bambini nel periodo natalizio. Il suo stipendio è stato decurato. Fioccano le polemiche. «Siamo alla follia. Buona Santa Pasqua a questa maestra, un abbraccio ai suoi bambini», scrive sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Due madri si sarebbero lamentate dell’accaduto con il preside. Successivamente l’insegnante è stata convocata a un incontro con i genitori e il preside, durante il quale si è scusata per il gesto, ricordando che all’inizio dell’anno aveva chiesto il permesso ai genitori di poter recitare preghiere con i bambini e che nessuno si era opposto. 

Maestra sospesa a Oristano, cosa è successo

 

«Desidero esprimere tutta la mia solidarietà alla maestra che dopo aver recitato una preghiera in classe è stata raggiunta da un provvedimento di sospensione con riduzione dello stipendio».

Barbara Polo, deputata sarda di Fratelli d'Italia è vicina alla maestra sospesa dall'insegnamento per aver pregato in classe coi bambini a San Vero Milis (Oristano). «Sono fermamente convinta che la preghiera non porti con se alcun disvalore o insegnamento negativo per i nostri ragazzi - commenta -. Nonostante i continui tentativi, nessuno potrà mai cancellare le radici cattoliche della nostra Nazione». Dal partito di Giorgia Meloni si sono alzate le voci più critiche sul provvedimento che ha colpito la docente sarda. «Seguirò con attenzione le osservazioni e i chiarimenti del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, cui il collega Francesco Mura indirizzerà un interrogazione parlamentare. La cultura cattolica è parte integrante e fondamentale del panorama culturale italiano e pertanto se ne deve poter parlare liberamente all'interno della scuola - conclude -. Non siamo disponibili ad arretrare di un metro in merito alla difesa dei nostri valori».

IL SINDACO

«Il paese è in subbuglio, stiamo ricevendo un danno per questa vicenda». Luigi Tedeschi è il sindaco di San Vero Milis, il paese dell'Oristanese dove è stata sospesa appunto la maestra per aver fatto pregare gli alunni della scuola primaria. «Non entro nel merito perché non conosco i dettagli della vicenda, ho appreso tutto dalla stampa - spiega all'Adnkronos il primo cittadino -, ma sono preoccupato perché questa è una comunità molto unita e rispettosa delle istituzioni». Non esprime giudizi sul merito della questione, ma ci tiene a riportare la tranquillità nella sua comunità. «Salvaguardando il valore della scuola laica, che dev'essere laica, ma anche la religiosità che impregna la società italiana - spiega Luigi Tedeschi - sono garante della piena libertà e non vorrei che questa vicenda portasse a strumentalizzazioni di tipo politico, soprattutto dall'esterno. Non vorrei che ci si spostasse verso una rigidità di tipo religioso, né di tipo laico. Siamo una comunità che non è abituata a queste tensioni: qua tutti possono esprimere il proprio pensiero».

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