Confessione choc: "Ho decapitato
mia madre e strangolato mia sorella"

Confessione choc: "Ho decapitato mia madre e strangolato mia sorella"
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Sabato 20 Febbraio 2016, 22:43 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:52

ALBAREDO D'ADIGE - «Ho tagliato la testa a mia madre». Sono state le prime parole con le quali Andrei Filip, 20 anni, ha confessato ai carabinieri l'omicidio della madre, Mirela Balan, 41 anni, e della sorellina Larisa, di 11. 

La prima cosa che il giovane romeno ha fatto dopo il duplice assassinio, compiuto la sera del 13 febbraio nella casa di Albaredo d'Adige (Verona), è stato di andare a prelevare 200 euro con il bancomat della madre; altri tre ulteriori tentativi di prelievo non sono andati a buon fine perché era già stato raggiunto il limite giornaliero. Poi quando è tornato a casa con un grosso coltello ha fatto a pezzi i corpi della madre e della sorellina, li ha messi in tre borse che ha gettato nell'Adige dal ponte che collega Albaredo a Ronco facendo tre viaggi a piedi.

I particolari del duplice delitto sono stati resi noti oggi dal comandante provinciale dei carabinieri di Verona, il colonnello Pietro Oresta, e dal capitano Lucio De Angelis, comandante della Compagnia di Legnago, che ha coordinato le indagini dopo la denuncia di scomparsa della donna e della ragazzina, fatta martedì scorso dalla primogenita 22enne alla stazione dei carabinieri di Ronco all'Adige.

I cani molecolari del Comando unità cinofila di Firenze avevano portato subito gli investigatori in riva all'Adige e già giovedì era stata trovata una borsetta di Mirela Balan, che viveva in zona da 10 anni e lavorava come badante. Quando il figlio 20enne è rientrato dalla Romania venerdì alle tre di notte ha trovato i carabinieri che lo aspettavano a casa della sorella. Il giovane è stato portato in caserma dove alle 7.30 è crollato, confessando di avere ucciso la madre e la sorellastra. Il suo racconto è stato poi confermato nell'interrogatorio che l'indagato ha reso davanti al pubblico ministero Elisabetta Labate, assistito dall'avvocato d'ufficio, Gianluca Vettorato. Andrei Filip è accusato di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Filip ha reso un'ampia confessione senza dare il minimo segno di pentimento. Ha detto agli investigatori di aver tagliato la testa alla madre, mentre in realtà l'ha accoltellata alla gola. All'origine del delitto, secondo la sua versione, l'ennesima lite familiare. Da tempo i rapporti con la madre erano incrinati: la donna sollecitava il figlio, bracciante saltuario, ad andarsene di casa e lo scorso 10 febbraio c'era stata una violenta discussione. La sera di sabato 13, dopo avere avuto ospiti alcuni connazionali, Mirela Balan ha nuovamente chiesto al figlio quando avrebbe lasciato l'abitazione. A quel punto Filip ha impugnato un coltello e ha reciso la gola alla madre.

L'omicidio si è consumato al primo piano della casa di Albaredo d'Adige. Il giovane poi è sceso al piano terra dove ha trovato la sorellastra che avendo sentito le grida gli ha chiesto cosa era successo alla madre; il fratello l'ha invitata a salire al piano superiore dove la ragazzina ha scoperto la fine della madre e a quel punto Filip le ha messo le mani attorno al collo e l'ha strangolata. Dopo il duplice omicidio è uscito di casa per andare a fare il prelievo al bancomat e quando è tornato a casa ha sezionato i cadaveri, gettandone i pezzi nell'Adige.

Una volta rincasato con uno straccio e un secchio ha ripulito tutto. L'indomani si è fatto accompagnare da un amico a San Bonifacio (Verona), dove nel primo pomeriggio è salito su un pulmino per la Romania per andare a trovare il padre, da tempo separato dalla madre.

Secondo i carabinieri il giovane ha agito da solo. Nato nel 1996 a Tirgueneamt (Romania), Filip era arrivato tre anni fa nel veronese. Nella 'casa degli orrori' i carabinieri del Ris di Parma, con il supporto dei militari della Sezione Investigazioni Scientifiche di Verona, sono impegnati a raccogliere ogni traccia del delitto. Le scarpe indossate dall'indagato e i coltelli sono stati sequestrati.

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