Lumache vive nell'insalata a scuola:
choc tra i bambini in mensa

La lumaca viva trovata nell'insalata della mensa
La lumaca viva trovata nell'insalata della mensa
di Francesco De Sio
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 20:36
Quando le «escargot» passano da raffinate prelibatezze culinarie a sgradite ospiti nei piatti dei bambini a scuola. E' il caso di cui si è discusso in settimana presso la commissione Trasparenza, a San Giorgio a Cremano in Campania, con il consigliere Luca Mignano che ha portato all'attenzione dei colleghi la denuncia di alcune mamme degli alunni del IV circolo Stanziale. Non più tardi di dieci giorni fa, in una delle porzioni monouso di insalata, un bambino ha infatti trovato una lumaca viva. Immediata la segnalazione al personale scolastico, che ha provveduto a disfarsi del contenuto della vaschetta di alluminio.

Non abbastanza, ovviamente, per risolvere il problema, vista anche la preoccupazione dei genitori sulla qualità del cibo offerto della mensa alternativa dalla scuola. Tale servizio, infatti, è gestito privatamente dall'istituto per gli alunni delle famiglie non residenti a San Giorgio. Una scelta fortemente voluta dalla dirigente scolastica, parallelamente alla mensa pubblica, per permettere a tutti i bambini di fruire del pranzo senza gli aggravi economici altrimenti previsti dal regolamento comunale per i non sangiorgesi. Oggi, a finire sotto accusa, sono proprio i controlli sui pasti forniti. E al momento dal plesso scolastico di via Noschese non arrivano notizie in merito agli eventuali provvedimenti intrapresi per far sì che simili episodi non si ripetano.

La questione è stata portata all'attenzione del dirigente al ramo, il quale ha precisato che - differentemente per quanto avviene per la mensa pubblica, i cui controlli sulla qualità delle pietanze sono operati direttamente dall'Università Federico II - l'Ente non può muoversi in prima persona per garantire le opportune verifiche del caso. Il parere non ha tuttavia convinto il presidente della commissione Ciro Russo: «Questa risposta non mi soddisfa - ha detto -, mi impegnerò a denunciare quanto accaduto alle autorità competenti affinché si faccia chiarezza. Parliamo comunque di un istituto pubblico, in cui tutto ciò che succede deve essere di competenza del Comune». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Luca Mignano: «E' questione di buon senso, abbiamo l'obbligo di ragionare sulla sicurezza dei pasti che forniamo ai nostri figli».
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