Ha i capelli viola, commessa (e consigliera comunale) denuncia: «Mi hanno licenziata». La risposta dell'azienda

La 24enne denuncia in un post su Facebook quello che considera un licenziamento ingiusto e discriminatorio

Ha i capelli viola, commessa (e consigliera comunale) denuncia: «Mi hanno licenziata». La risposta dell'azienda
Ha i capelli viola, commessa (e consigliera comunale) denuncia: «Mi hanno licenziata». La risposta dell'azienda
di Redazione web
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Lunedì 8 Maggio 2023, 09:44

La denuncia è amara e fa il giro dei social: «Sono appena stata licenziata dopo che mi è stato comunicato dalla capoarea che il colore dei miei capelli non era quello concordato». Comincia così il post pubblicato da Francesca Sparacino, (ex) commessa di 24 anni e consigliera comunale di Granarolo dell'Emilia (Bologna) su Facebook. Alla giovane è stata recapitata una lettera di licenziamento dal negozio Suite Benedict, che fa capo alla Hammersmith s.r.l, in seguito - denuncia -  a una discussione avuta su Whatsapp con una dirigente in merito al colore dei capelli. 

«Licenziata per i capelli viola»

«Il giorno dell'assunzione - scrive sui social la ex candidata sindaca per Rifondazione Comunista - avevo i capelli fucsia, così mi è stato chiesto di scurirli 'per essere assunta'.

Così ho fatto un colore ciclamino e dopo la nuova tinta sono stata assunta in prova... Il colore con i lavaggi però si è di nuovo acceso e poi schiarito, sono andata così di nuovo dalla parrucchiera, avrei voluto un rosa tenue ma la tinta era troppo leggera così con la mia parrucchiera abbiamo concordato questo colore melanzana. Mai avrei pensato di dover perdere il posto di lavoro per questa scelta, anzi ero tranquillissima perché tanto mi era stato chiesto di fare colori scuri...Oggi però dopo aver discusso di nuovo questa scelta, e dopo di aver chiesto alla azienda a questo punto una tavolozza approvata di colori a cui possa attingere mi è stata consegnata la lettera di licenziamento». 

I messaggi su Whatsapp

Francesca aveva cominciato il periodo di prova il 25 aprile, e - come racconta a Fanpage - nei giorni in cui ha lavorato non ha mai ricevuto lamentele riguardo il suo operato. Prima dell'arrivo della lettera di licenziamento, però, ha avuto un scambio su Whatsapp con una dirigente in cui le veniva contestato il colore dei capelli e l'abbigliamento inadeguato. 

La risposta dell'azienda

Per quanto riguarda l'azienda, nella lettera di licenziamento inviata a Francesca non si fa alcun riferimento ai capelli. Semplicemente, le viene detto che non ha superato il periodo di prova. La ragazza, da parte sua, si è già rivolta al sindacato Usb per impugnare quello che reputa un licenziamento discriminatorio, poiché legato a sue scelte personali e non al rendimento professionale. 

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