Licenzia 2.700 lavoratori con un sms e scompare nel nulla. Il giallo del volo a Parigi: cosa sta succedendo

Licenzia 2.700 lavoratori e scompare nel nulla: «Non risponde a nessuno»
Licenzia 2.700 lavoratori e scompare nel nulla: «Non risponde a nessuno»
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Venerdì 2 Dicembre 2022, 20:10

Aveva licenziato in tronco 2.700 dipendenti della United Furniture Industries, azienda di sua proprietà, avvisandoli con un sms, ricevuto la notte prima di andare a lavoro. Una settimana dopo David Belford, un ricco uomo d'affari dell'Ohio, ha fatto perdere le sue tracce. «Nessuno ha più sue notizie, non risponde alle telefonate di nessuno. È una situazione orribile», dice una fonte. 

Il caso della United Furniture Industries aveva fatto scalpore, tanto da essere ripreso dai media di tutto il mondo. Il primo dicembre il New York Post ha lanciato lo scoop della scomparsa dell'uomo, che potrebbe essere collegata ai licenziamenti in massa, avvenuti nei giorni precedenti al Ringraziamento. Un avvocato che rappresenta centinaia di dipendenti licenziati nel Mississippi, Philip Hearn, ha affermato che circolano voci tra gli ex dipendenti secondo cui Belford sarebbe volato a Parigi dopo aver notificato i licenziamenti ai lavoratori. 

Il CdA aveva provato a impedire i licenziamenti presentando un piano per salvare l'azienda, ma Belford si sarebbe opposto: «È la fine».

I dipendenti hanno ricevuto la lettera di interruzione del rapporto di lavoro tramite e-mail o SMS, arrivati nella notte. Dalla scomparsa di Belford i finanziatori dell'azienda e le persone vicine alla società stanno cercando di capire cosa fare con i suoi beni, contratti di locazione e dipendenti abbandonati, spiegano le fonti citate dal Post.  

«Ha irresponsabilmente chiuso la sua azienda senza dare preavviso a nessuno», dice la fonte anonima. La Ufi era fortemente indebitata e aveva bisogno di capitale aggiuntivo. L'uomo è anche proprietario di altre società, tra cui Solstice Sleep Products e una società di investimenti chiamata Stage Capital. Il suo comportamento ha sconvolto tutti, nessuno si aspettava una svolta del genere. La sua fama di imprenditore è infatti pari a quella di filantropo. Ha donato milioni a enti di beneficenza e organizzazioni non profit, in gran parte tramite il Belford Family Charitable Fund. Ha regalato 10 milioni di dollari per fondare un centro di ricerca sulle lesioni del midollo spinale presso il Wexner Medical Center della Ohio State University.

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