La lettera nella bottiglia rispunta dopo 26 anni e diventa una favola da lockdown

La lettera nella bottiglia rispunta dopo 26 anni e diventa una favola da lockdown
La lettera nella bottiglia rispunta dopo 26 anni e diventa una favola da lockdown
di Matteo Bianchini
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Giovedì 30 Luglio 2020, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 04:03
La lettera nella bottiglia lasciata nel Po da un bimbo trovata sulla spiaggia di Martinsicuro 26 anni fa, la favola di Luca torna ad emozionare tutti. Luca Trotta, nel 1994, era un curioso bambino che decise di mettere una lettera in una bottiglia lasciandola poi nelle acque di un canale del Po nei pressi di Cadelbosco, città nel Reggiano dove tuttora vive. «Chi troverà questa lettera è pregato di mandare una cartolina con una risposta a questo indirizzo». Dopo due anni in balia delle correnti, la bottiglia è finita in Adriatico terminando il suo viaggio su una spiaggia di Martinsicuro.

A trovarla fu Archimede Vagnoni, del posto, che, emozionato e incuriosito, corse subito a raccontare l’accaduto a sua moglie, Teresa Marabotto. I due risposero al piccolo Luca e nei mesi a seguire riuscirono anche ad incontrarsi insieme ai suoi genitori. Luca ora è padre di un bimbo e, nel difficile periodo del lockdown, ha deciso di rispolverare questa storia raccontandola al proprio figlio. Tante le emozioni rivissute durante il racconto, che ha entusiasmato parecchio anche il piccolo, e alla fine Luca ha deciso di alzare la cornetta per contattare di nuovo la famiglia Vagnoni a distanza di 26 anni. L’esito però non è stato quello sperato, visto che a quel vecchio numero fisso non era più attivo. Non si è perso d’animo però e ha quindi deciso di lanciare un appello sui social per cercare di rintracciare Archimede Vagnoni e sua moglie scrivendo un post anche sul gruppo facebook “Sei di Martinsicuro se”, tra i più seguiti nella città truentina. Molti utenti, rimasti piacevolmente colpiti dalla storia, si sono subito attivati e nel giro di qualche ora gli amici di corrispondenza si sono ritrovati, ancora una volta, a distanza di 26 anni. Ma non è finita qui. Ora Luca Trotta tornerà a far visita ai suoi amici di Martinsicuro e porterà con sé anche il figlio al quale ha narrato una favola vissuta in prima persona. «Vorrei ringraziare tutti gli amministratori della pagina e tutti gli abitanti di Martinsicuro - ha scritto qualche giorno fa sul gruppo - per avermi aiutato a trovare Archimede Vagnoni e sua moglie che nel cassetto dei ricordi ancora conservano, con mio grande piacere, quella lettera».
 
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