Cordenons: rischio legionella in casa di riposo, al via sanificazione e bonifiche

Cordenons: rischio legionella in casa di riposo, al via sanificazione e bonifiche
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 11:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:17
CORDENONS  -  Nella casa di riposo Arcobaleno di Cordenons si previene il rischio di contagio da legionella. La direttrice della struttura di via Cervel, Valentina Battiston, ha approvato il preventivo di spesa (10mila e 694 euro per il 2019, 2020 e 2021) di una ditta di Modena per attuare tutta una serie di interventi che comprendono bonifiche, sanificazioni e trattamenti su erogatori e centrali termiche. «La prevenzione della legionellosi si legge nella determinazione dell'Asp dovrebbero partire dalla corretta progettazione e realizzazione delle reti idriche, allo scopo di rendere improbabile la colonizzazione e la moltiplicazione di legionella negli impianti di distribuzione di acqua calda e nei sistemi di condizionamento. La manutenzione periodica può contribuire, in modo efficace, a prevenire la colonizzazione degli impianti da parte dei batteri e, soprattutto, a limitare la moltiplicazione e diffusione». 

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I RISCHI

Le strutture sanitarie sono ambienti particolarmente a rischio per la trasmissione della legionellosi per la tipologia delle persone ricoverate. Le misure preventive da adottare comprendono la periodica decontaminazione dell'impianto idrico, la pulizia, la decontaminazione e la disinfezione degli impianti di ventilazione e condizionamento, oltre al monitoraggio della presenza di legionelle negli impianti di climatizzazione e nei sistemi di distribuzione dell'acqua, con particolare riguarda per l'acqua calda. 

L'OBIETTIVO

«Per questi motivi si legge ancora nella delibera l'Asp Arcobaleno intende continuare ad affidare a una ditta esterna il servizio di prevenzione e controllo della legionellosi». Sarà a questo punto una ditta di Modena a occuparsi dei trattamenti previsti. Nella vicina Pordenone i recenti casi di legionella hanno indotto l'assessore Stefania Boltin a promuovere, in collaborazione con l'Azienda sanitaria 5, una serie di incontri con diverse associazioni di categoria allo scopo di illustrare il fenomeno sia sotto l'aspetto sanitario che a quello relativo alle potenziali soluzione preventive. Nel corso della prima riunione Massimo Crapis, infettivologo responsabile del Dipartimento malattie infettive dell'Aas5, ha fatto presente che «il batterio della legionella vive nell'acqua ed è ubiquitario». Ha ricordato che la trasmissione del bacillo avviene «attraverso l'inalazione di micro particelle dell'acqua», precisando che «il problema non è la qualità dell'acqua, in quanto questa è solo l'elemento veicolante. L'attenzione invece va posta sulle attrezzature che fungono da conduttori dell'acqua come gli impianti idrico-sanitari, che devono essere mantenuti efficienti». 
 
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