Neonato muore all'ospedale a 2 mesi:
aperta inchiesta, sei medici indagati

Neonato muore all'ospedale a 2 mesi: aperta inchiesta, sei medici indagati
3 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:21
LECCE - Dalla gioia della vita allo strazio della morte. Tutto in poco più di due mesi. E’ deceduto l’altro ieri notte al “Vito Fazzi” di Lecce il bimbo di Copertino nato il 15 gennaio scorso nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “San Giuseppe” del suo paese. Una vita breve e segnata subito da complicanze post parto. In particolare, una febbre alta e persistente che attanagliò anche la giovane madre. 

C’è un’inchiesta della Procura di Lecce. In realtà era già in corso, l’inchiesta, perché il padre del bimbo aveva sporto denuncia ai carabinieri della Tenenza di Copertino per chiedere che si accertasse se vi fossero e meno responsabilità in capo ai medici che avevano seguito la moglie e la gestazione del neonato, per l’insorgenza di quella febbre che aveva consigliato il trasferimento nel reparto Utin (Terapia intensiva neonatale) del “Fazzi”.
Lesioni colpose, l’ipotesi di reato ravvisata allora dal pubblico ministero Stefania Mininni. Con l’iscrizione sul registro degli indagati di sei medici. Ossia tutti gli specialisti che hanno seguito la donna nel corso della degenza al “San Giuseppe”. Un atto dovuto, la conseguenza del sequestro delle cartelle cliniche effettuato dai carabinieri dopo la denuncia. Un numero, quello dei sei medici, utile per fare uno screening allo scopo di accertare se e chi fra loro potrebbe avere avuto eventualmente delle responsabilità per le attenzioni, le diagnosi e le terapie prescritte o non prescritte alla donna.
La tragedia ha mutato la natura giuridica del fascicolo: omicidio colposo. Nella mattinata odierna il magistrato dovrà valutare se estendere o meno l’inchiesta anche al personale medico del “Fazzi”, non fosse altro per la necessità di sgomberare il campo dai dubbi sulle loro condotte che potrebbero insorgere nell’eventuale processo.

Si attende anche un altro passo dalla Procura. Un passo decisivo. Come accade sempre nei casi di decessi in ospedale: il conferimento al medico legale per effettuare l’autopsia. Sta per essere intrapreso, insomma, il percorso che dovrà accertare le cause del decesso del bimbo. E dovrà sciogliere i tanti interrogativi in piedi in queste prime fasi dell’inchiesta per omicidio colposo: c’è o meno un nesso fra le complicanze accusate sia dal neonato che dalla madre? Il decesso è dovuto al peggioramento della patologia che aveva indotto i medici di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “San Giuseppe”, a disporre il trasferimento all’Utin del “Fazzi”? E’ accaduto qualcosa di anomalo durante gli ultimi giorni o le ultime settimane di gestazione? Era stata individuata semmai una malattia congenita?
Indicazioni di carattere medico ce ne sono già. Quelle contenute nelle cartelle cliniche del “San Giuseppe da Copertino”. Ed ora dovranno essere messe a confronto con le diagnosi e le terapie decise nel corso della degenza all’Utin di Lecce.
Insomma, le indagini devono chiarire se la vita di questo bimbo si sarebbe potuta salvare. Che è il dubbio che tormenta i suoi genitori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA