L'IMPATTO
L’impatto è avvenuto all’altezza di una curva in prossimità di via Trento, a poche centinaia di metri dal supermercato. Uno schianto terribile, stando ai residenti della zona che hanno udito il tonfo: pioveva e mancavano pochi minuti alle sei quando le due auto sono entrate in contatto. Con tutta probabilità la velocità di una delle due vetture era sostenuta: l’impatto ha provocato il distacco del motore della Ford che è stato ritrovato in un campo a un centinaio di metri di distanza. Il corpo di Michael è stato sbalzato fuori dall’abitacolo: all’arrivo del 118 e dei vigili del fuoco, si è tentato il tutto per tutto per salvare la vita dei due automobilisti. Purtroppo per il 22enne non c’è stato nulla da fare: il suo cuore ha smesso di battere non appena giunto al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia. Il corpo è stato successivamente trasferito al policlinico di Tor Vergata, dove nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia, così come disposto dal pm Cristiana Macchiusi della procura di Velletri. Il cacciatore è invece ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Eugenio, ma non sarebbe in pericolo di vita.
I RILIEVI
È la polizia locale di Ardea ad essere chiamata a fare luce sulla dinamica del violentissimo scontro.
Via Pratica di Mare è rimasta chiusa al traffico fino alle 11 per consentire i rilievi. Sotto accusa l’alta velocità e il manto stradale reso viscido dalle forti piogge. Nel punto in cui è avvenuto lo scontro, lo stato del manto stradale è abbastanza buono: per una volta, con tutta probabilità, le buche non c’entrano. Michael, diplomato all’istituto Copernico nel 2016, lavorava presso il Belvedere di Torvaianica, stabilimento balneare aperto anche durante l’autunno con serate a tema. Unanime il cordoglio sui social: gli amici ricordano il 22enne scomparso come «un bravissimo ragazzo, sempre gentile con tutti e un grande lavoratore».
È il terzo incidente mortale in due anni su via Pratica di Mare: nel luglio 2016 l’investimento di Mirko De Pace, morto pochi giorni prima di compiere 18 anni, ucciso dall’auto di un ragazzo ubriaco e drogato; il primo aprile 2017 la morte del meccanico Marco Pesci, mentre era a bordo della sua moto. Nel 2010, invece, l’incidente nello stesso punto del mortale di ieri mattina ha costretto per sempre sulla sedia a rotelle una ragazza oggi trentenne: la colpa è stata attribuita alla scarsa manutenzione stradale da parte del Comune, che ha risarcito la ragazza con due milioni di euro.
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