Virus, Brusaferro (Iss): «Rt sotto 1 in tutte le regioni tranne Val d'Aosta. Più asintomatici, ma il virus circola ancora»

Virus, Brusaferro (Iss): «Rt sotto 1 in tutte le regioni tranne Val d'Aosta. Più asintomatici, ma il virus circola ancora»
Virus, Brusaferro (Iss): «Rt sotto 1 in tutte le regioni tranne Val d'Aosta. Più asintomatici, ma il virus circola ancora»
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Maggio 2020, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 23:18

«Casi in calo in tutte le Regioni, anche in Lombardia. Ma non possiamo escludere un incremento nelle prossime settimane». Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), fa il punto sulla situazione del Coronavirus in Italia. «La curva epidemica è ancora in calo. Tanto più andremo a numeri di casi limitati, tanto i sensori saranno sensibili. Andranno interpretati per quello che veramente rappresentano. La lettura di singoli dati è fuorviante. Cresce quota asintomatici, le regioni si stanno attrezzando a fare tamponi. Troviamo soprattutto asintomatici. Italia sempre a tre velocità, anche se in tutto le regioni sono in decremento anche in Lombardia. La letalità è al 13,7», prosegue BrusaferroL'indice di contagio Rt è segnalato sotto il valore 1 in tutte le regioni italiane tranne in Val d'Aosta, dove si registra un valore pari a 1.06. Il dato emerge dal report settimanale del monitoraggio sulla fase 2, illustrato durante la conferenza stampa di oggi all'Istituto superiore di sanita. Per la val d'Aosta si considera l'indice una oscillazione momentanea mentre la Lombardia è in decremento.

LEGGI ANCHE: Il coronavirus resiste nelle mascherine fino a 4 giorni: «Buttare quelle monouso, lavare subito le riutilizzabili»

 




«C'è una grande oscillazione dell'indice Rt di contagio sul territorio. Ma Rt non è una pagella ma uno strumento dinamico che ci aiuta a capire cosa succede e va letto con altri dati.  Oggi il virus ancora circola e non possiamo allentare le misure di protezione individuale. In Molise  e in Umbria ci sono stati piccoli picchi subito rientrati. L'Italia è a più velocità ma non abbiamo segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri, sia per quanto riguarda le terapia intensive sia per quanto riguarda i reparti. l'Obiettivo è evitare la ripartenza di curve epidemiche sapendo che ci potranno essere degli episodi di ricrescita dei casi nei territori».

LEGGI ANCHE: Mascherine e guanti, come smaltirle a casa e a lavoro: non vanno nei cestini di bagno o scrivania

«Le nostre misure hanno funzionato, la curva ci dice che in tutte le regioni hanno funzionato, sia dove il virus ha circolato di più sia dove ha circolato di meno e dove oggi si hanno casi molto limitati. Oggi però il virus ancora circola. Anche se in calo, circola e non possiamo permetterci di allentare le misure di comportamento individuale». «Nei giorni scorsi - ha ricordato - parlavamo di piccole zone rosse ancora in Italia, ma la capacità del Servizio sanitario nazionale di intercettarle vuol dire che riesce ad agire precocemente e a mettere in atto misure chirurgiche di controllo. Oggi possiamo permetterci di aggiungere livelli di libertà e di vedere l'impatto che avranno. Dalla prossima settimana avremo i dati che ci consentiranno di capire meglio come sta evolvendo la situazione. Oggi i dati ci danno la garanzia che in tutte le regioni c'è capacità di intervenire e, se la prossima settimana si avranno curve in qualche situazione in aumento, che è uno scenario possibile, il sistema sarà capace di agire». 


«II sistema di monitoraggio non è un giudizio o un pagella per le regioni ma è uno strumento. I dati che oggi abbiamo sono dati buoni ma sono dati che ci danno la garanzia della capacità delle regioni di intervenire». continua Brusaferro. Potranno esserci dei nuovi casi e una nuova crescita della curva epidemica in alcuni contesti ma abbiamo gli strumenti per andare ad intercettarli».




 

© RIPRODUZIONE RISERVATA