Insulti omofobi al Corteo della Quintana. Ex priore fa outing: «Sono gay e ne vado fiero»

Massimo Fiordiponti venerdì sera al Corteo della Quintana
Massimo Fiordiponti venerdì sera al Corteo della Quintana
di Luca Benedetti Giovani Camirri
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Sabato 18 Giugno 2022, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 18:25

A Foligno, due volte l’anno, la città si divide per dieci. Perché a giugno e settembre c’è la Giostra della Quintana, antica sfida all’anello in cui si sfidano i dieci rioni. E la sera prima di ogni giostra un corteo storico, fatto di sfarzi e meraviglia, attraversa le vie del centro storico. Venerdì sera c’erano almeno sessantamila persone per le strade ad ammirare ottocento figuranti in abiti del Seicento. Cavalieri, dame e tamburini, armati e coreografie. 
Da cinquant’anni uno dei personaggi storici della Quintana è Massimo Fiordiponti stilista, una vita tra il suo rione, l’Ammanniti (dove è stato anche priore) e l’Ente Giostra (ne ha curato la parte artistica) che organizza la festa. L’altra sera non ha retto. Passando davanti ad alcuni rionali del rione Croce Bianca si è trovato il solito coro anti Ammanniti, Un coro pesante e omofobo, che Fiordiponti ha stigmatizzato con coraggio nel suo profilo Facebook: «Buongiorno, sono gay dichiarato e ne vado fiero, credo però sia giunta l’ora che il rione Croce Bianca, la smetta di fare cori dicendo Ammanniti Rione di f.... durante il corteo. Primo perché insegnano ai ragazzini l’omofobia, secondo perché forse gli altri 9 rioni ne hanno molti di più, non vorrei un giorno elencarli tutti».
Parole durissime che hanno scosso la notte prima della Giostra della Sfida che quest’anno assegnerà un palio disegnato da un artista ucraino. Una bomba nel placido mondo di una città che torna indietro al Seicento per guardare al suo futuro.
In tanti gli hanno espresso solidarietà, in tanti hanno detto bravo allo stilista che disegna i costumi per il carnevale di Venezia. E che nello spiegare il suo lavoro racconta: «Amo creare abiti unici che rendano la donna elegante ed affascinante». Chiamato in causa, il priore del Rione Croce Bianca, Andrea Ponti, spiega: «Non si sa chi siano gli autori, quindi non si può dire che si sia tratta dell’intero rione Croce Bianca. Rimarco con la massima fermezza il fatto che il Croce Bianca è del tutto contrario a gravi comportamenti del genere e che non è un rione omofobo. Siamo un rione inclusivo dove tutti sono rispettati. Porgo, a prescindere, le scuse e sono pronto ad incontrare Massimo Fiordiponti che conosco e stimo da anni. Certo, non sappiamo se sono nostri rionali». 
Lo sfogo di Fiordiponti arriva a una settimana (ci sarà sabato prossimo) dall’Umbria Pride di Perugia che ha innescato un vespaio di polemiche per il patrocinio della Regione.

L’ultima quella di Simona Baldassarre, eurodeputato e Responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega.

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