Roma, immigrati con il Reddito di cittadinanza: truffa delle false residenze. Denunciati in 52

Roma, immigrati con il Reddito di cittadinanza: truffa delle false residenze. Denunciati in 52
Roma, immigrati con il Reddito di cittadinanza: truffa delle false residenze. Denunciati in 52
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Lunedì 5 Dicembre 2022, 10:12

Chi non ha la cittadinanza italiana può prendere il reddito di cittadinanza? Sì, l’unico requisito è essere titolari di un permesso di soggiorno illimitato e avere 10 anni di residenza in Italia, di cui gli ultimi due continuativi. Una volta compilata l’autodichiarazione e consegnata all’Inps, l’Istituto di previdenza ha cinque giorni di tempo per rigettare o accogliere l’istanza dello straniero, la quale rimane comunque potenzialmente soggetta a verifiche anche successive nel tempo. Non sempre, tuttavia, i controlli avvengono e rapidamente. Tant’è che nelle ultime settimane, procedendo ad accertamenti specifici nel caso di persone indagate o soggette a controlli, i carabinieri del comando provinciale di Roma su 95 denunciate perché non in possesso dei requisiti per ottenere il sussidio, ne hanno trovate 52 di origine straniera, 35 delle quali provenienti dal continente africano, altre dalla Romania, dalla Siria e finanche dall’Azerbaigian, che avevano dichiarato palesemente il falso. 

LE RICERCHE
 

I controlli sono stati effettuati dai militari del Nucleo Operativo di Roma Centro e dai colleghi della Compagnia di Piazza Dante con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Gli investigatori hanno proceduto soprattutto a una ricerca documentale attingendo all’anagrafe e alle banche dati della Motorizzazione civile e dell’Inps. In pratica i cittadini stranieri risultano avere percepito, nell’ultimo triennio, il reddito di cittadinanza dopo avere dichiarato falsamente di risiedere nel territorio italiano da almeno dieci anni, producendo autocertificazioni non veritiere. In un caso, per esempio, il percettore del Reddito è risultato avere messo piede per la prima volta in Italia solo nel 2017 sbarcando a Lampedusa, come riportato dagli dell’epoca. Diversi immigrati hanno dichiarato di essere residenti o avere avuto residenza nel centro di accoglienza di via degli Astalli 14, altri in un ex hotel abbandonato di via Flaminia, qualcuno viveva nel Panottico occupato di Testaccio. Insomma, in molti avrebbero pensato di tentare la carta del Reddito sperando di non incappare mai nei controlli in un tam tam girato tra le comunità. Fino a ieri. 
 

OMISSIONI
 

I “furbetti” del Reddito italiani non sono stati da meno: c’è chi si è ben guardato dal dichiarare il possesso di appartamenti, terreni e automobili; chi ha aumentato o suddiviso i nuclei familiari ad hoc per ottenere più soldi e chi, comparso davanti al giudice, ha omesso di dichiarare di essere percettore per evitare la revoca del denaro in seguito ai guai giudiziari. Dai calcoli effettuati, le 95 persone avrebbero percepito, in assenza dei requisiti di legge, la somma complessiva di 564.724 euro. Tutte sono state denunciate per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le denunce di ieri seguono quelle dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che avevano già portato alla denuncia a piede libero di 23 soggetti, tre dei quali cittadini stranieri, molti implicati nella maxi-inchiesta della Dda e dei carabinieri di via In Selci che portò, a febbraio, alla scoperta di una locale di ‘Ndrangheta ad Anzio e Nettuno. 

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