Igor il russo arrestato in Spagna:
preso dopo un conflitto a fuoco

Igor il russo arrestato in Spagna: preso dopo un conflitto a fuoco
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 14:39

Igor il Russo, il killer di Budrio sarebbe stato arrestato in Spagna dopo un conflitto a fuoco con la Guardia Civil. Ne dà notizia su twitter il sito Wikilao, specializzato in temi di sicurezza, precisando che nel conflitto a fuoco sarebbero morte tre persone. La polizia scientifica italiana, a quanto apprende l'Adnkronos, è stata interessata dalle autorità spagnole per le procedure d'identificazione dell'uomo arrestato. 
 

 


Al momento della cattura, 'Igor il russo' era «vestito in uniforme e pesantemente armato» con le armi rubate agli agenti della Guardia Civil uccisi ieri sera in una sparatoria, riferiscono fonti dell'inchiesta citate da El Mundo online. Le stesse fonti, prosegue il sito del quotidiano spagnolo - che definisce l'arrestato «un ex militare dell'Europa dell'Est» -, sostengono che l'uomo «sapeva dove sparare perché ha ferito mortalmente le due guardie nonostante indossassero giubbotti antiproiettile. Gli agenti non hanno avuto il tempo di sparare».


CHI SONO LE TRE VITTIME 
Le tre vittime di Igor il Russo in Spagna sono l'allevatore José Luis Iranzo e due agenti, Víctor Romero Pérez, 30 anni, di Calanda (Teruel) e Víctor Jesús Caballero Espinosa, 38 años di Cádiz, uomini della Guardia Civil impegnati nelle indagini sui furti commessi in una zona rurale. I due agenti prestavano servizio senza uniforme ma indossavano giubbotti antiproiettile.

Iranzo stava accompagnando le guardie impegnate nella ricerca di un uomo - si presume sempre Igor il Russo - che lo scorso 5 dicembre aveva fatto irruzione in una proprietà a Albalate del Arzobispo e ferito due persone. Iranzo era un gran conoscitore dei monti e dei sentieri della zona. Verso le 19 di ieri i tre hanno raggiunto il podere e al loro arrivo Igor ha aperto il fuoco e li ha uccisi. Quindi si è impossessato delle armi degli agenti, due pistole, ed è fuggito a bordo di un pick up verde.

Quanto all'episodio risalente al 5 dicembre, le due persone rimaste ferite erano state colpite mentre tentavano di entrare nella casa di uno di loro: Manuel A, 72 anni, che tornava nella sua proprietà accompagnato da un fabbro, Manuel M, 42 anni, per cambiare la serratura della porta che da giorni era bloccata. Al loro arrivo erano stati sorpresi da un uomo, descritto come alto, che aveva aperto il fuoco. Il primo ad essere ferito era stato il giovane, ad un braccio, quindi l'altro, al costato. Dopo la sparatoria, erano stati dispiegati numerosissimi agenti nelle province di Teruel e Saragozza.


LA SPARATORIA, POI LA CATTURA
 L'arresto del latitante serbo accusato degli omicidi del barista Davide Fabbri di Budrio (Bologna) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri di Portomaggiore (Ferrara), l'1 e l'8 aprile, è avvenuto durante una sparatoria, in cui sono morte tre persone, nella zona di El Ventorrillo, compresa tra le città di Terruel in Andorra e Albalete del Arzobispo. La Procura della Repubblica di Bologna, coordinando i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Bologna e Ferrara, aveva da tempo un'attività di indagine con rogatorie in Spagna, avendo trovato riscontri sulla presenza del ricercato, di origine serba. Altre indagini sono state fatte proprio in Serbia, in Austria e Francia, con trasferte degli investigatori, di concerto anche con le autorità di polizia spagnole.


 

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