L’incrociatore Moskva in Sardegna nel 2003 per l’incontro Berlusconi-Putin (e servì l'ok della Nato)

L’incrociatore in Sardegna nel 2003 per l’incontro tra Berlusconi e Putin

Ucraina, la diretta. Esplosione sull'incrociatore russo Moskva, è giallo. Kiev: «Colpito dai nostri razzi, è affondato»
Ucraina, la diretta. Esplosione sull'incrociatore russo Moskva, è giallo. Kiev: «Colpito dai nostri razzi, è affondato»
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Giovedì 14 Aprile 2022, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 14:14

Affondato. I russi hanno minimizzato, hanno parlato di un incidente, ma questa volta non hanno potuto smentire. E alla sera anche la Tass è costretta ad ammettere l’umiliazione: «L’incrociatore Moskva è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta. Lo comunica il Ministero della Difesa russo. Durante il traino dell’incrociatore Moskva al porto di designazione, la nave ha perso stabilità a causa dei danni allo scafo, subiti durante l’esplosione di munizioni a causa di un incendio. Nel mezzo della forte tempesta, la nave è affondata». Gli ucraini trovano una fonte di nuova fiducia e un significativo risultato perché l’incrociatore Moskva della Marina militare russa, impegnato nel Mar Nero, poteva lanciare missili sulla parte meridionale dell’Ucraina, quella che l’esercito di Putin non è ancora riuscita non solo a controllare, ma neppure a raggiungere. E il governatore della regione di Odessa, Maksym Marchenko, ha ironizzato, nell’annunciare che due missili Neptune avevano colpito la Moskva: «È stato confermato che l’incrociatore russo è andato esattamente dove è stato inviato dalle nostre guardie di frontiera dell’isola dei Serpenti».

Isola dei Serpenti

Cosa significa? Bisogna tornare a un episodio avvenuto all’inizio dell’invasione russa: il comandante della Moskva aveva intimato la resa ai 13 soldati ucraini che difendevano la base dell’isola dei Serpenti, uno di loro aveva risposto «andate a quel paese» (in realtà questa è una versione edulcorata della formula utilizzata). Quell’episodio è divenuto un simbolo della resistenza ucraina e anche se poi i russi si sono impossessati dell’isola, è stato celebrato non solo con molti meme in rete, ma anche con un più tradizionale e solenne francobollo. La Moskva non ha un valore solo simbolico: può lanciare 16 missili da crociera Vulkan con una portata di 700 chilometri, ma anche quelli anti aerei S300 che cementano la superiorità aerea nel mar Nero, in Crimea e nelle regioni di Odessa e Kherson. Per comprendere il prestigio di questa nave: nel 2003 arrivò in Sardegna al seguito di Putin che era in vacanza a Villa Certosa, a Porto Rotondo, ospite di Silvio Berlusconi. Fu necessario chiedere l’autorizzazione alla Nato perché era in assetto nucleare per farla entrare nelle acque dell’arcipelago della Maddalena. Ma cosa è successo davvero? Mercoledì sera, mentre era in corso una intensa tempesta sul Mar Nero al largo di Odessa, si è sviluppato un grave incendio sull’incrociatore Moskva. Sono dovute accorrere altro quattro navi russe per mettere in salvo i 510 membri dell’equipaggio, anche se il maltempo e le esplosioni delle munizioni a bordo hanno complicato le operazioni. Versione ucraina: è stata colpita da due missili anti nave Neptune, a venti miglia proprio dall’isola dei Serpenti. Versione russa: il Ministero della Difesa non ha smentito il grave danneggiamento di quella che era il fiore all’occhiello della flotta di Putin, ha detto che stava indagando per capire cosa avesse causato l’incidente. Ha confermato che si erano sviluppati vari incendi a bordo, che avevano coinvolto anche le munizioni, ma che erano stati domati. In serata l’ammissione: la Moskva è affondata per il maltempo mentre veniva trainata. Il problema è che comunque la si presenti - missile ucraino o incidente - per la Marina russa lo smacco è evidente. Secondo il Pentagono, inoltre, «un incendio è ancora in corso a bordo, la nostra valutazione è che si stia ancora lottando con le fiamme». La nave è stata colpita dai missili ucraini? Il Pentagono non si sbilancia: «Potrebbe essere stata una fonte esterna come un missile. Sessanta migliaia rientrano nella gittata effettiva dei Neptune. Ma potrebbe essere stato anche qualcos’altro». Oleksandr Turchynov, già segretario del Consiglio della Sicurezza e della Difesa Nazionale dell’Ucraina, ha sostenuto che i missili Neptune hanno già dimostrato la loro efficacia, visto che due settimane prima avevano colpito un’altra nave russa, la Admiral Essen, «causando danni significativi».
La Moskva è (era) un colosso da 12.500 tonnellate, lunga 186 metri (come due campi da calcio), con una velocità di 32 nodi. Poteva atterrarci un elicottero. Fu costruita in epoca sovietica, negli anni Settanta, ed entrò in servizio nel 1983, ma varie volte è tornata in cantiere per lavori di manutenzione. È stata utilizzata anche in Siria e in Georgia (dove fu colpita da un missile nel corso del conflitto del 2008). Secondo Jonathan Bentham, esperto navale dell’Istituto internazionale di studi strategici, intervistato dalla Bbc, è la terza nave più grande della flotta attiva russa, «è dotata di un sistema di difesa aerea a tre livelli che, se funziona correttamente, dovrebbe garantire tre opportunità per difendersi da un attacco missilistico Neptune». Ancora: «La Moskva dovrebbe avere una copertura di difesa antiaerea a 360 gradi. Il sistema CIWS può sparare 5.000 colpi in un minuto, creando essenzialmente un muro attorno all’incrociatore, la sua ultima linea di difesa. Se si conferma che l’attacco è provenuto da un missile, solleva interrogativi sulle capacità di modernizzazione della flotta russa».

Accuse

Altro fronte, a Est. Mosca ieri ha accusato le forze ucraine di avere effettuato sei attacchi in elicottero in territorio russo, sul villaggio di Klimovo, nella regione di Bryansk e di avere ferito sette persone; le autorità locali hanno deciso di chiudere le scuole e di far proseguire le lezioni in Dad. Un altro attacco, sempre secondo fonti russe, è avvenuto nella zona di Belgorod (dove due settimane fa era stata colpita una raffineria): è stato evacuato il villaggio di Spodaryushino. Secondo gli ucraini, però, l’esercito russo sta organizzando azioni nel suo territorio «per alimentare l’isteria anti-Ucraina». Ciò che invece Kiev rivendica è l’agguato con degli esplosivi in un ponte verso Izyum (sempre a Est) che ha fermato una colonna di mezzi militari russi. L’esercito di Putin continua a bombardare Kharkiv (ieri quattro morti), mentre l’intelligence britannica avverte che i prossimi obiettivi dei russi saranno le città di Kramatorsk (dove era stata già compiuta una strage alla stazione) e Kostiantyvska, entrambe a metà strada tra Kharkiv e Mariupol.

 

Ucraina, la diretta

Ore 23.35 - Il fatto che la Moskva sia affondata è un «colpo duro» per la flotta russa. Lo afferma il Pentagono.

Ore 22.37 - Nuovo colloquio telefonico Volodymyr Zelenskyy ed Emmanuel Macron. Il presidente ucraino ha affermato di aver discusso con il presidente francese delle indagini sui crimini commessi dalle truppe russe, della resistenza dell'Ucraina e del processo negoziale. «Apprezziamo il forte supporto della Francia», ha twittato Zelensky riferendo del colloquio.

Ore 22.05 -  L'incrociatore missilistico russo Moskva, in fiamme da ieri sera e che Kiev aveva rivendicato di aver colpito, «ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, citato da Interfax. Secondo Mosca, la nave «ha perso stabilità a causa del danno allo scafo, avvenuto durante l'incendio seguito all'esplosione delle munizioni» trasportate a bordo.

Ore 21.00 -  «Si». Così ha risposto il presidente americano Joe Biden ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se «fosse pronto ad andare in Ucraina». Biden aveva appena detto che l'amministrazione sta valutando se inviare un alto funzionario a Kiev e i giornalisti gli hanno chiesto: «Chi manderete?». Il presidente ha risposto: «Siete pronti voi ad andare?». Uno di loro ha quindi ribattuto: «E lei?». «», ha risposto Biden.

Ore 20.15 - Gli Usa non possono verificare in «modo indipendente» se l'incrociatore russo nel Mar Nero sia stato colpito da un missile dell'Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. «Siamo stati in contatto con gli ucraini tutta la notte. Ci hanno detto di aver colpito la nave con dei missili», ha detto precisando tuttavia che gli Stati Uniti in questo momento non «possono verificare in modo indipendente se sia stato effettivamente così». «Certo che è comunque nel modo in cui si è svolto, è un duro colpo per la Russia», ha sottolineato.

Ore 20.00 - Moody's Investors Service riferisce che, il 4 aprile, la Russia avrebbe effettuato pagamenti su due obbligazioni con scadenza nel 2022 e nel 2042 in rubli anziché in dollari Usa, fatto che rappresenta «un cambiamento nei termini di pagamento rispetto ai contratti obbligazionari originali e pertanto può essere considerato un default secondo la definizione di Moody's se non sanato entro il 4 maggio, che è la fine termine di grazia». I contratti obbligazionari, secondo quanto evidenzia Moody's, non prevedono il rimborso in altra valuta diversa dal dollaro e, sebbene gli eurobond emessi dopo il 2018 consentano a determinate condizioni di effettuare rimborsi in rubli, quelli emessi prima del 2018 (comprese le obbligazioni del 2022 e del 2042) o non contengono questa clausola di valuta alternativa o consentono di effettuare rimborsi solo in altre valute forti (dollaro, euro, sterlina o franco svizzero).

Ore 19.50 - Gli Stati Uniti non «prendono alla leggera» la possibilità che la Russia possa usare armi nucleari in Ucraina. Lo ha detto il direttore della Cia, William Burns. «Data la disperazione del presidente Putin e della leadership russa, date le battute d'arresto che hanno affrontato finora militarmente, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia rappresentata da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche o a basso rendimento», ha avvertito sottolineando tuttavia che gli Usa non hanno notato alcun segnale che Mosca stia preparando un attacco del genere.

Ore 19.21 - Qualsiasi tentativo della Russia di ostacolare il trasferimento di armi all'Ucraina rischia di innescare un'escalation. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan secondo quanto riportato dalla Cnn. «Gli Stati Uniti non stanno operando in Ucraina, ma se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della Nato, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l'invocazione dell'articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco», ha sottolineato.

Ore 19.10 - Il Consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha anticipato che nei prossimi giorni gli Stati Uniti annunceranno nuove sanzioni contro la Russia in risposta all'invasione in Ucraina. Interpellata sulla questione la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha risposto che si tratta di misure «in coordinamento con i partner degli Stati Uniti».

Ore 19.00 - Gli Usa stanno collaborando agli sforzi internazionali e nazionali per accertare le atrocità commesse dalla Russia in Ucraina». Lo ha detto la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre parlando con i giornalisti al seguito del presidente Joe Biden sull'Air Force One che lo sto portando in North Carolina. «I nostri procuratori collaborano con Kiev, con l'Onu e con le altre istituzioni che stanno indagando per raccogliere prove di genocidio e crimini di guerra», ha aggiunto.

Ore 18.40 - Le atrocità commesse dalle truppe russe a Mariupol e nella periferia di Kiev, a Bucha e Borodyanka, hanno ulteriormente ridotto le possibilità di colloqui di pace con i russi. Lo afferma Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Bbc. Quanto accaduto a «Bucha ci porta ad essere vicini a interrompere» i colloqui di pace, ha aggiunto il presidente ucraino. «Non si tratta di me, si tratta della Russia. Non avranno più molte possibilità di parlare con noi». Zelensky parlando di Mariupol ha spiegato che «oltre alle decine di migliaia di morti, molti sono scomparsi» e «sono stati portati in Russia, alcuni nei campi, altri in altre città».

Ore 18.10 - Secondo fonti della difesa americana l'incrociatore russo Moskva sta ancora combattendo un incendio a bordo, ma non è ancora chiaro cosa lo abbia causato. Le fonti sottolineano alla Cnn che la nave si sta muovendo «verso est e si dirigerà verso il porto di Sebastopoli». Altre navi russe che si trovavano vicino all'incrociatore nel mar Nero si sono spostate verso sud.

Ore 17.55 - «Dobbiamo garantire la costruzione di nuovi oleodotti e gasdotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale» e «accelerare l'attuazione di progetti infrastrutturali - ferrovie, oleodotti, porti - che consentiranno di reindirizzare le forniture di petrolio e gas dall'Ovest verso i promettenti mercati del sud e dell'est già nei prossimi anni». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, secondo cui in una prospettiva futura serve anche «preparare insieme alle compagnie petrolifere e del gas il piano di espansione delle infrastrutture di esportazione verso l'Africa, l'America Latina e l'Asia-Pacifico».

Ore 17.40 - Il Parlamento di Kiev bolla come «un genocidio» le azioni dell'esercito russo in Ucraina, usando la stessa definizione adoperata dal presidente Usa Joe Biden.

Ore 17.35 - Il governo ucraino ha respinto le accuse di Mosca di aver bombardato villaggi in territorio russo vicino al confine. Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, «i servizi speciali nemici hanno iniziato ad applicare un piano per effettuare attacchi terroristici al fine di alimentare un'isteria anti-ucraina in Russia».

Ore 16.48 - «L'Irlanda è un Paese neutrale», ma sulla guerra in Ucraina «non siamo neutrali». Lo ha detto Simon Coveney, ministro degli Esteri di Dublino e ultimo esponente occidentale a visitare oggi Kiev e dintorni, ribadendo l'adesione del suo Paese alle sanzioni contro la Russia e la condanna di Mosca. Coveney, primo ministro degli Esteri di un Paese membro di turno del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in missione nella capitale ucraina, ha visitato alcuni luoghi insanguinati attorno alla città e ha poi incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa di Kiev, Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov. Al termine dei colloqui, in una conferenza stampa ripresa dai media irlandesi e britannici, ha rinnovato «la solidarietà» dell'isola verso l'Ucraina, di cui ha esaltato l'ambizione a essere «una democrazia» assicurando il sostegno di Dublino a una sua futura adesione all'Ue «il più rapidamente possibile». Ha inoltre denunciato «la brutale violenza» e le «atrocità» attribuite alle forze russe anche «contro civili ucraini»: atrocità che «è probabile siano destinate ad essere sancite in futuro come crimini di guerra», ha detto, invocando su di esse il giudizio di una corte internazionale.

Ore 16.31 - «A Mariupol i corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L'unico modo per uscire e andare in Crimea o Russia, dove alla frontiere alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati. Nella città manca cibo e continuano il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame». È quanto riferiscono alcuni rifugiati di Mariupol - giunti a Dnipro da una settimana - all'inviato dell'Ansa in un centro di accoglienza a Dnipro.

Ore 16.25 - «I servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l'Ucraina». Lo ha riferito il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino - secondo quanto riporta l'agenzia Unian - dopo le accuse di Mosca sugli attacchi di oggi a Bryansk e Belgorod.

Ore 15.51 - Gli elicotteri ucraini avrebbero effettuato almeno sei attacchi aerei nella regione russa di Bryansk, secondo il Comitato investigativo russo in una nota citata dalla Tass. «Membri del servizio ucraino sono entrati illegalmente nello spazio aereo russo con due elicotteri da combattimento dotati di armi offensive pesanti. Si sono spostati deliberatamente a bassa quota, effettuando almeno sei attacchi aerei su edifici residenziali nell'abitato di Klimovo, situato nel distretto di Klimovsky, nella regione di Bryansk», si legge nella dichiarazione.

Ore 15.42 - Due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, sono stati bombardati dalle forze ucraine, secondo il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati. Secondo il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass, le forze ucraine hanno bombardato un villaggio nel distretto di Gaivoron, nella regione di Belgorod. «Il villaggio di Spodaryushino è stato bombardato dall'Ucraina. Non ci sono state vittime civili», ha detto Gladkov su Telegram. Ha poi affermato che gli abitanti di due villaggi sono stati evacuati.

Ore 15.09 - «L'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato cambierebbe radicalmente la situazione politico-militare: la Russia prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive», con «conseguenze tra le più indesiderabili». Lo afferma il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko, ex ambasciatore russo presso l'Alleanza atlantica, citato dalla Tass.

Ore 14.33 - I Paesi dell'Ue stanno ulteriormente destabilizzando il mercato dell'energia e aumentando i prezzi per i loro cittadini affermando di volere abbandonare le risorse energetiche della Russia. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass. Il presidente russo ha aggiunto che i tentativi dell'Occidente di rinunciare agli fonti energetiche russe influenzeranno inevitabilmente tutta l'economia globale.

Ore 14.25 - «Faremo arrivare le nuove armi all'Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell'est del Paese» dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn. Quanto all'attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma né smentisce che sia già iniziato.

Ore 14.20 - L'incrociatore lanciamissili russo "Moskva" colpito ieri nel Mar Nero da un missile anti nave Neptune (non due come riportato in precedenza) delle forze di Kiev, si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo: lo ha reso noto oggi l'ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino. Lo riporta Ukrinform.

Ore 14.10 - «Adesso non c'è possibilità di sostituire il gas russo in Europa». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. «Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi», ha aggiunto. Il presidente russo ha chiesto al governo di reindirizzare l'export di energia dai Paesi occidentali e dall'Europa all'Asia e in generale verso il sud e l'est e di preparare le infrastrutture per rendere possibile questo processo. Lo riporta la Tass.

Ore 13.30 - «Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk».

Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass. «Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo - ha affermato - il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l'assistenza medica necessaria».

Ore 12.30 - L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. «Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L'incrociatore Moskva rimane a galla», recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell'incendio che ha provocato l'esplosione delle munizioni. L'ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto.

Ore 12.00 - Gli Alleati della Nato hanno concluso una settimana di «intensa cooperazione» insieme a Finlandia e Svezia nei cieli dell'Estonia con l'esercitazione Ramstein Alloy. «È stata un'opportunità per allenarsi insieme e migliorare la capacità delle forze aeree della Nato di lavorare insieme e con i partner». Lo riferisce la portavoce dell'Alleanza atlantica, Oana Lungescu, allegando a un tweet una nota ufficiale. «L'esercitazione Ramstein Alloy copre due giorni di formazione praticando scenari del mondo reale affrontati dal personale di polizia aerea dispiegato nella regione baltica», spiega l'Alleanza, sottolineando che test di questo genere «sono il fondamento della missione di Air Policing» della Nato, «che fa parte della deterrenza a 360 gradi dell'area euro-atlantica».

Ore 11.30 - «Non saranno le minacce a fermare l'azione del governo. Noi abbiamo preso una posizione molto ferma nei confronti dell'invasione dell'Ucraina ma teniamo canali aperti con Mosca e con Kiev. Mi preoccupa invece questo negazionismo che circola in Italia. Noi dal primo giorno della guerra siamo impegnati a diversificare le fonti di approvvigionamento. Noi dobbiamo arrivare in inverno con approvvigionamento sufficiente. Serve un tetto massimo europeo sul gas per evitare le speculazioni. Non stiamo pagando il prezzo delle sanzioni ma il prezzo della guerra». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Storie italiane su Rai 1.

Ore 11.00 - «Che la Russia minacci non è una novità». Così la premier della Lituania Ingrida Simonyte ha commentato le minacce di ritorsioni russe nel caso in cui Finlandia e Svezia aderiscano alla Nato. «Nulla di nuovo», ha detto Simonyte, dicendosi favorevole all'ingresso dei due Paesi nell'Alleanza Atlantica. «Credo che la presenza di questi paesi come membri dell'Alleanza, infatti, rafforzerebbe notevolmente sia la Nato, sia questi paesi e la nostra sicurezza. Non appena una tale decisione sarà annunciata, spero che lo sarà, penso che i paesi baltici avranno ragione di accoglierla», ha aggiunto citato dall'agenzia di stampa Bns.

Ore 10.35 - «Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato». Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass. «La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini», ha osservato.

Ore 10.30 - Sono almeno 19.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto oggi l'Esercito di Kiev sul suo account Twitter. Nel suo ultimo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'Esercito ucraino indica inoltre che dopo 50 giorni di conflitto si registrano anche 160 aerei da caccia abbattuti, oltre a 144 elicotteri e 134 droni. Inoltre, le forze di Kiev affermano di aver distrutto 753 carri armati russi, 366 pezzi di artiglieria, 1.968 veicoli blindati per il trasporto del personale, quattro sistemi di missili balistici a corto raggio, 122 sistemi di lanciamissili, sette navi, 1.437 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 64 unità di difesa antiaerea e 25 unità di equipaggiamenti speciali.

Ore 10.05 - La Russia avvisa che se la Finlandia e la Svezia entreranno nella Nato, prenderà delle misure nel Baltico. «Non si potrà più parlare di status denuclearizzato per il Baltico, l'equilibrio dovrà essere restaurato», ha dichiarato l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vice presidente del consiglio di Sicurezza della Russia, aggiungendo che «finora la Russia non ha preso queste misure e non era intenzionata a farlo». Sanna Marin, premier della Finlandia, che condivide con la Russia un confine di 1.300 chilometri, ieri ha presentato al Parlamento finlandese il libro bianco con cui si illustra il cambiamento della situazione di sicurezza dopo l'invasione russa dell'Ucraina, che sarà la base per il dibattito al Parlamento e la decisione sull'adesione alla Nato. Una decisione, ha detto ieri Marin, che sarà «una questione di settimane, non mesi». Anche la Svezia appare intenzionata ad annunciare la decisione di aderire alla Nato prima del prossimo vertice dell'Alleanza Atlantica che si terrà a giugno a Madrid.

Ore 9.50 - Due esplosioni sono state udite dall'Ansa non lontane dal porto di Odessa questa mattina poco dopo le 10 locali (le 9:00 in Italia). «A causa delle esplosioni appena sentite in città, vi chiediamo di mantenere la calma e rimanere al riparo. Al momento non c'è pericolo per la popolazione civile», ha affermato il servizio stampa del comando operativo meridionale sulla sua pagina Facebook.

Ore 9.23 - Nelle ultime 24 ore l'esercito russo ha continuato ad attaccare i quartieri residenziali di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, provocando quattro vittime e 10 feriti. Lo ha riferito il governatore del distretto di Kharkiv, Oleh Synehubov, esortando i residenti di Lozova e Barvinkove a evacuare perché le ostilità potrebbero aumentare. Lo riferisce il Kyiv Independent.

Ore 9.12 - Le autorità ucraine hanno recuperato i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini, nell'area di Kiev dall'inizio di aprile: lo ha detto il vice procuratore capo regionale, Oleh Tkalenko, secondo quanto riporta il Guardian. «Questo è solo l'inizio. Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodianka, Hostomel, Irpin e Bucha», ha detto Tkalenko. Diverse fosse comuni sono state scoperte da quando le autorità ucraine hanno ripreso il controllo di aree della regione di Kiev che erano state sotto l'occupazione russa. «Documentare correttamente ogni individuo richiede tempo e fatica. Ma dobbiamo farlo in modo da avere le prove, in modo che non ci siano storie sulla possibilità che siano dati falsi», ha precisato Tkalenko. «Credo che (i soldati russi) abbiano deliberatamente lasciato i corpi dei cittadini che hanno ucciso per le strade e abbiano proibito alle persone di seppellirli per intimidire la popolazione», ha aggiunto.

Ore 9 - Oggi ripresa delle evacuazioni dei civili attraverso nove corridoi umanitari, anche dalla città assediata di Mariupol nel sud-est del Paese, dopo un giorno di sospensione dovuto, secondo Kiev, alle violazioni russe del cessate il fuoco. «Oggi sono previsti nove corridoi umanitari», ha detto su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

Ore 8.50 - Sono circa 6.500 i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina per i quali sono state aperte inchieste. Lo ha detto l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dal Guardian.

Ore 8.40 - Le truppe ucraine hanno fatto saltare un ponte, a Kharkiv, sulla strada che porta a Izium, una città chiave nella ormai prossima battaglia per il Donbass. Secondo le immagini diffuse dall'esercito ucraino, «l'intera colonna russa è stata distrutta grazie a un drone». 

Ore 8.20 - Sono 197 i bambini rimasti uccisi e 351 quelli feriti dall'inizio della guerra in Ucraina. Secondo l'ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte delle vittime si concentra nella regione di Donetsk, in quella di Kiev e di Kharkiv.

Ore 8.15 - Il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che marine della 36ma brigata sono stati fatti prigionieri dall'esercito russo, «ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno - ha detto riferendosi all'annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1.026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia». Lo riporta l'Agenzia Unian.

Ore 8.10 - Come riportato in precedenza, l'equipaggio dell'incrociatore - secondo alcune fonti di 510 membri - è stato evacuato. Il ministero della Difesa russo non ha reso note le cause dell'incendio che secondo Mosca ha causato l'esplosione delle munizioni a bordo, ma ieri il governatore della regione di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, aveva confermato attraverso il suo canale ufficiale Telegram che la nave era stata colpita da missili ucraini Neptune ed era in fiamme al largo di Odessa. Sempre secondo Marchenko la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all'Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili sparati dalla regione di Odessa. La perdita dell'incrociatore rappresenta un «durissimo colpo» per i militari russi già in difficoltà contro la resistenza ucraina nel 50mo giorno dell'invasione dell'Ucraina, commenta la Cnn. Le agenzie di stampa russe riportano che l'incrociatore aveva a bordo 16 missili da crociera anti nave Vulkan che hanno una gittata di almeno 700 km.

Ore 7.50 - «Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C'è un'alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione». Così questa mattina il portavoce dell'amministrazione della città di Odessa, Sergei Bratchuk, dopo la conferma che l'equipaggio russo ha abbandonato l'incrociatore Moskva a largo di Odessa dopo un incendio che gli ucraini sostengono sia stato causato dai loro missili Neptune.

Ore 7.30 - L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito ieri dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece «seriamente danneggiata» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo.

Ore 4.43 - Borse asiatiche tutte positive in avvio di seduta Il Nikkei guadagna quasi l’1%, l’indice di Shanghai sale dello 0,57%. Positiva la Borsa di Hong Kong con l’indice Hang Seng che avanza dello 0,2%. In rialzo dello 0,37% la Borsa di Singapore. Sui mercati influiscono le scelte di alcuni Paesi di stringere le redini monetarie per far fronte all’inflazione.

Ore 4.30 - Australia, nuove sanzioni contro imprese statali russe L’Australia ha imposto sanzioni finanziarie a 14 imprese statali russe, comprese entità legate alla difesa come il produttore di camion Kamaz e le compagnie di navigazione SEVMASH e United Shipbuilding Corp. Le sanzioni si estenderanno anche alla società elettronica Ruselectronics, responsabile della produzione di circa 80 % di tutti i componenti elettronici russi. Fono ad ora l’Australia ha sanzionato circa 600 persone ed entità, inclusa la maggior parte del settore bancario russo e tutte le organizzazioni responsabili del debito sovrano del paese. Ha anche fornito attrezzature per la difesa e forniture umanitarie all’Ucraina, vietando al contempo le esportazioni di allumina e minerali di alluminio, compresa la bauxite, in Russia.

Ore 3.08 - Dalla Francia aiuti militari all’Ucraina per 108 milioni di dollari La notizia rilanciata dai siti di informazione francesi. Il governo di Parigi sarebbe intenzionato a stanziare anche ulteriori fondi per rifornire di armi l’Ucraina.

 

Ore 3.02 - Usa potrebbero inviare un funzionario di alto livello a Kiev Gli Stati Uniti starebbero valutando la possibilità di inviare nei prossimi giorni un funzionario di alto livello a Kiev. Lo rivela il New York Times secondo cui si tratterebbe per l’amministrazione Usa di un segnale di sostegno all’Ucraina nella sua guerra con la Russia. Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno entrambi effettuato visite di alto profilo nell’ultimo mese nei paesi confinanti con l’Ucraina. Ma nessun funzionario americano ha ancora visitato pubblicamente l’Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua invasione alla fine di febbraio. «È altamente improbabile che il signor Biden o la signora Harris si rechino a Kiev» scrive il giornale citando una persona vicina alle decisioni dell’amministrazione. «I requisiti di sicurezza per il presidente o il vicepresidente in una zona di guerra sono enormi e richiederebbero un numero enorme di personale e attrezzature americane per fare il viaggio». Secondo il giornale si potrebbe trattare di un segretario di gabinetto o un membro anziano dell’esercito.

Ore 2.24 - Avvio in rialzo per la Borsa di Tokyo La piazza finanziaria giapponese beneficia dei guadagni di Wall Street sull’onda del calo dei rendimenti dei treasuries americani. L’indice Nikkei ha registrato un rialzo dello 0,34% a 26.935,78 punti nei primissimi scambi.

Ore 1.59 - Giallo sull’incrociatore russo Moskva. Kiev: colpito da noi. I russi: incendio a bordo L’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, l’incrociatore missilistico Moskva, è stata gravemente danneggiata dall’esplosione delle munizioni a bordo. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. L’equipaggio era stato evacuato. Un funzionario ucraino in precedenza aveva affermato che la Moskva era stata colpita da due missili. La nave da 12.500 tonnellate ha un equipaggio di circa 500 persone. La Moskva era armata con 16 missili da crociera «Vulkan» antinave, che hanno una portata di almeno 700 km (440 miglia). «A seguito di un incendio sull’incrociatore missilistico Moskva, le munizioni sono esplose. La nave è stata gravemente danneggiata », ha affermato in una nota il ministero della Difesa russo, che però non ha specificato le cause dell’incendio che ha provocato l’esplosione. Resta dunque un giallo, anche se l’Ucraina rivendica l’attacco missilistico contro la nave.

Ore 1.38 - La Russia stanzierà sussidi per le compagnie aeree nazionali colpite dalle sanzioni Il governo russo valuterà lo stanziamento di fondi per i sussidi alle compagnie aeree nazionali che hanno perso entrate a causa delle sanzioni. Lo riporta il sito del Consiglio dei Ministri citato dall’agenzia Tass. I fondi, si legge, compenseranno le mancate entrate derivanti dalla cessazione dei contratti di trasporto con passeggeri a causa dell’annullamento del trasporto internazionale e (o) nazionale in condizioni di pressione di sanzioni esterne.

Ore 1.17 - Elicotteri, obici e munizioni: le nuove armi degli Usa all’Ucraina A qualche ora dall’annuncio del presidente americano Joe Biden di un altro invio di armi all’Ucraina per un totale di 800 milioni di dollari, il Pentagono ha pubblicato la lista delle nuove forniture. Nell’elenco ci sono 18 obici da 155 mm, 40.000 proiettili di artiglieria, sistemi radar di sorveglianza aerea AN/TPQ-36, AN/MPQ-64 Sentinel e mine anti-uomo Claymore M18A1. Inoltre, per aiutare le truppe ucraine a spostarsi sul campo gli Stati Uniti invieranno 100 veicoli corazzati Humvee, 200 mezzi corazzati per M113 e 11 elicotteri Mi-17. Questi vanno ad aggiungersi ai cinque già inviati all’inizio di quest’anno. Nel pacchetto, precisa il Pentagono, sono inclusi anche altri Switchblade, i cosiddetti «droni kamikaze», missili Javelin, attrezzature mediche, giubbotti antiproiettile ed elmetti. Nel briefing di ieri il portavoce del Pentagono ha detto, inoltre, che sono stati inviati in Ucraina anche «dispositivi di protezione individuale contro armi chimiche».

Ore 0.49 - Dipartimento di Stato Usa con Biden: giusto usare il termine genocidio Il Dipartimento di Stato Usa ha difeso la posizione del presidente Joe Biden sul fatto che quello che sta accadendo in Ucraina è un genocidio. «Non è un incidente», ha detto la numero tre del Dipartimento Victoria Nuland. «È una decisione intenzionale della Russia, delle sue forze, distruggere l’Ucraina e la sua popolazione civile», ha aggiunto. «Alla fine - ha aggiunto parlando con la Cnn - le parole di Biden saranno dimostrate quando le prove saranno evidenti».

Ore 0.21 - Le Pen: quando la guerra sarà finita, sosterrò un piano di sviluppo strategico fra Nato e Russia «Quando la guerra tra Russia e Ucraina sarà finita e risolta da un trattato di pace, sosterrò l’attuazione di uno sviluppo strategico tra NATO e Russia», ha affermato la candidata alla presidenza francese Marine Le Pen.

Ore 0.01 - New York Times: oligarca Medvedchuk nominato nell’inchiesta sul Russiagate Il nome dell’oligarca russo Viktor Medvedchuk, arrestato in Ucraina e considerato persona vicina a Vladimir Putin, era comparso nelle indagini sul Russiagate. Lo rivela il New York Times. Da quanto emerso Medvedchuk è stato un cliente del consulente politico repubblicano Paul Manafort, responsabile della campagna di Donald Trump nel 2016, arrestato per frode e poi graziato dall’allora presidente nel 2020. L’oligarca, precisa il New York Times, non è considerato una figura centrale dalle indagini sul Russiagate e tuttavia resta inquietante il fatto che sia anche solo nominato un personaggio che per oltre due decenni è stato vicino sia politicamente che personalmente a Putin ed è stato una figura di spicco nell’ala filo-russa della politica ucraina, dove proprio Manafort ha trovato diversi clienti.

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