Casper Animation, l'azienda che vuole solo dipendenti col Green pass. L'imprenditore: «Ora i No vax mi augurano la morte»

L'imprenditore vuole solo dipendenti col Green pass: «Ora i No vax mi augurano la morte»
L'imprenditore vuole solo dipendenti col Green pass: «Ora i No vax mi augurano la morte»
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 15:21

«Tutti i nostri animatori ed artisti sono muniti di Green pass. Prenota una festa all’aperto o al chiuso in completa sicurezza». È bastata questa comunicazione di servizio, lo scorso 6 settembre, per scatenare un vero e proprio putiferio sulla società Casper Animation, specializzata in feste per bambini. Un innocuo - e anzi, rassicurante in questa fase - messaggio sulla pagina Facebook è diventata motivo di minacce di morte da parte dei No vax verso il titolare Daniele Maffettone. 

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Dal messaggio sui social alle minacce di morte

Decine di commenti con linguaggio offensivo, alcuni quasi rasentando la minaccia: «Devi morire», «farete la fame», «potete organizzare solo funerali». Un'ondata di pesanti apprezzamenti quelli lasciati in calce al post della società di animazione guidata dall'imprenditore di Napoli. Dal popolo dei No vax è subito arrivata una serie di commenti particolarmente pesanti. Sempre su Facebook, la società di animazione aveva ricordato che si trattava di «una semplice comunicazione di servizio in cui non richiedevamo alcun parere. Molti hanno sentito il dovere di rispondere ed hanno commentato anche in modo poco rispettoso. La questione è questa: per lavorare a contatto col pubblico c'è bisogno del Green pass. Noi abbiamo il Green pass. Noi siamo rispettosi delle leggi». E giù di lì ricordando le altre precauzioni prese, dalla misurazione della temperatura corporea, alla disinfettazione del materiale ludico, al gel, alle mascherine.

Il titolare: non mi aspettavo quest'ondata di violenza

Maffettone ha 43 anni e da dieci lavora nel settore dell'animazione.

Non si aspettava, dice al Mattino, «l'ondata di violenza e odio scagliata contro di me e i miei collaboratori. Ho scelto di rendere pubblica la dotazione del Green pass perchè credevo fosse un valore aggiunto per i servizi che offriamo. Non capisco i No vax ma rispetto le opinioni di chiunque. Non sono io che faccio le leggi sul Green pass. Dopo poco dalla pubblicazione del post gli insulti sono divenuti sempre più feroci e violenti e poi sono cominciate le minacce e gli auguri di morte. Mi hanno augurato anche di avere un cancro per il solo fatto di aver comunicato che avevano il Green pass».

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