Migranti, a Kos scontri con la polizia
"Rischiamo un bagno di sangue"

Migranti, a Kos scontri con la polizia "Rischiamo un bagno di sangue"
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Martedì 11 Agosto 2015, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 17:18
ROMA - Scontri tra gli immigrati ospitati sull'isola greca di Kos, dove per le autorità diventa sempre più difficile contenere il crescente numero di persone che arrivano clandestinamente dalle vicine coste turche.



Le autorità e le associazioni di beneficienza riescono a stento a far fronte al costante flusso di nuovi arrivi, che includono molti bambini. Molti immigrati vivono in tende nei parchi e nelle piazze della città e un tentativo di trasferirli in uno stadio è degenerato oggi in scontri tra circa 1.500 persone che si trovavano nello stadio.



La tensione sull'isola fra i rifugiati e le autorità ha preso a salire da ieri pomeriggio dopo che ha cominciato a circolare in rete un video in cui si vedeva distintamente un agente di polizia schiaffeggiare un migrante tenendo un coltello nell'altra mano, con il quale gli indicava di tornare indietro dal luogo dove era venuto. Poco dopo si vede lo stesso poliziotto che spintona un altro clandestino per allontanarlo. Il video, girato all'esterno del commissariato di Kos, ha provocato immediate reazioni in tutta la Grecia. Dopo la diffusione di quelle immagini, l'agente di polizia è stato sospeso dal servizio e sulla vicenda è stata aperta un'indagine amministrativa.



L'appello

Il sindaco di Kos, Giorgos Kyritsis, ha lanciato un appello chiedendo l'assistenza immediata da parte del governo per affrontare la situazione delle migliaia di rifugiati che si sta progressivamente deteriorando.



Ed ha avvertito che, se non verranno presi subito rimedi, «la situazione sfuggirà di mano e scorrerà il sangue». Secondo Kyritsis, come riferisce To Vima online, sull'isola vi sono ormai oltre 7.000 migranti arrivati clandestinamente in territorio greco e le autorità locali non sono in grado di affrontare da sole i problemi connessi.
Il sindaco ha inoltre chiesto al governo di trasferire altrove gran parte dei 7.000 immigrati e di dispiegare sull'isola forze speciali di polizia per evitare «situazioni estreme». Kyritsis ha anche denunciato il fatto che - con circa 600-800 nuovi arrivi ogni giorno - per il personale disponibile sull'isola è praticamente impossibile effettuare nello stesso tempo l'identificazione dei migranti e la protezione delle frontiere marittime.




Gli ultimi sbarchi

Oltre 150 migranti a bordo di almeno sei imbarcazioni sono arrivati nelle ultime ore sulle coste dell'isola greca di Kos, nell'Egeo orientale, provenienti dalla vicina Turchia. Lo riferiscono media locali secondo cui circa 40 persone di origine siriana sono arrivate tutte insieme a bordo di un canotto pneumatico. Questi ultimi arrivi su quest'isola, meta ogni anno di migliaia di turisti stranieri, vanno ad aggiungersi ai circa 124mila migranti già sbarcati sulle coste della Grecia nei primi sette mesi di quest'anno, cifra che rappresenta un impressionante aumento del 750% in più rispetto agli arrivi registratisi nello stesso periodo dell'anno scorso.



La Guardia costiera ellenica ha soccorso e tratto in salvo più di 1.400 i migranti in quasi 60 operazioni di ricerca e salvataggio effettuate negli ultimi tre giorni al largo di diverse isole greche del Mar Egeo orientale. Lo riferiscono media locali citando un portavoce della Guardia costiera il quale ha precisato che i 1.417 migranti soccorsi tra venerdì mattina e questa mattina sono stati trovati a bordo di 59 imbarcazioni al largo delle coste delle isole di Lesbo, Chios, Samos, Agathonisi e Kos.
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