Se fossero ancora in grado di comprendere cosa stavano facendo rimane un mistero. L’unica certezza è che durante quella festa organizzata nel villaggio di Tomtor, nella regione russa della Yakutia, quando l’alcol è finito alcuni partecipanti hanno deciso che avrebbero continuato a brindare bevendo disinfettante per le mani.
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Una scelta folle che ha portato alla morte di sette persone tra i 28 e i 69 anni, uccisi dalla sostanza tossica.
Adesso Alexander Kalinin, 44enne uomo d'affari, rischia il carcere dopo essere stato accusato di aver fornito il disinfettante letale che ha ucciso otto persone in tutto. Comparso in tribunale a Ekaterinburg, l’uomo accusato di negligenza per aver messo sul mercato un disinfettante con un contenuto di metanolo al 69%. Il massimo consentito è il 3,5 percento.
Finora sono stati sequestrati 4.879 litri di questo prodotto, ma la polizia ritiene che non sia l’unico a essere finito sul mercato. Kalinin rischia fino a sei anni di carcere, mentre le autorità sanitarie hanno avvertito la popolazione di non bere disinfettanti poiché il metanolo può causare danni ai reni, cecità e può portare alla morte.