Fugge dall'ospedale con la flebo
attaccata per mangiarsi una pizza

Fugge dall'ospedale con la flebo attaccata per mangiarsi una pizza
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Venerdì 3 Febbraio 2017, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 11:12
PADOVA - Quando l'ha vista entrare nel locale non voleva credere ai propri occhi. Raramente, nella sua lunga carriera di ristoratore, gli era capitato di imbattersi in una cliente ridotta in quelle condizioni. È una storia incredibile quella capitata l'altra sera al titolare della pizzeria Ariston di via Falloppio. Erano le ventidue quando ha fatto capolino nel locale una donna di una quarantina d'anni, in pigiama e ciabatte. Era visibilmente sofferente. Si spostava con difficoltà a causa di una flebo collegata alle vene della giugulare.

La donna voleva prendere posto ad un tavolo per cenare. Il titolare della pizzeria l'ha fatta accomodare ma non ha esitato ad allertare il 118. Viste le condizioni della poveretta non se l'è sentita di far finta di nulla. Sul posto è immediatamente arrivata un'ambulanza del Suem. Medico e infermieri hanno prestato i primi soccorsi alla poveretta. La donna ha ammesso di essersi allontanata spontaneamente dal vicino ospedale in cui è attualmente ricoverata e di aver raggiunto a piedi la pizzeria Ariston. Aveva fame e moriva dalla voglia di mangiarsi una pizza. Gli operatori del 118 si sono messi in contatto con il medico di guardia al reparto di Gastroenterologia per verificare la correttezza delle informazioni fornite dalla donna. Effettivamente la paziente aveva lasciato il proprio letto allontanandosi dall'ospedale senza avvisare nessuno. La segnalazione dell'accaduto è stata inoltrata anche alla centrale operativa della questura. In via Falloppio sono arrivati i poliziotti delle volanti. 


La donna è stata identificata. È una quarantunenne con residenza a Selvazzano. Si trova ricoverata da qualche tempo nel reparto di Gastroenterologia dell'azienda ospedaliera. Al momento le sue condizioni di salute non sono del tutto rassicuranti come dimostra l'utilizzo della flebo alla giugulare. Per la pizza dovrà evidentemente aspettare un po'. È poi toccato all'equipe del Suem farla accomodare sull'autolettiga e riaccompagnarla in reparto. 
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