Stando alla ricostruzione degli inquirenti lunedì scorso la famiglia, di origini slave ma residente ad Osidda (Nuoro), è entrata dall'ingresso principale della villa senza forzare alcuna serratura e superando i sistemi di sicurezza.
Dal lussuoso edificio, composto da 13 stanze, otto bagni, cucina, verande, salone e ampio solarium attorno alla piscina, non mancava nulla. «Anche i nostri figli hanno diritto ad una vacanza al mare», avrebbero spiegato i due genitori ai militari che chiedevano loro documenti e il motivo della loro presenza nella villa con vista sulla baia di Cala di Volpe a Porto Cervo. I due adulti sono stati denunciati per occupazione abusiva di immobile.