Furgone contro gregge: 20 pecore uccise, pastore si mette in salvo per miracolo

La cruda scena dopo l'incidente del furgone contro il gregge
La cruda scena dopo l'incidente del furgone contro il gregge
4 Minuti di Lettura
Martedì 3 Novembre 2020, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 15:45

FONZASO - Furgone centra il gregge di pecore sulla strada statale 50 bis del Grappa e del Passo Rolle di Fonzaso: il bilancio è di una ventina di pecore morte e altrettante ferite, che sono sotto cura. La cruda scena che si sono trovati davanti ieri alle 8.30 a Fonzaso automobilisti e pendolari ha fatto tornare alla mente quanto accaduto poco meno di un mese fa a Feltre quando un automobilista ubriaco centrò un gregge uccidendo 15 capi. Nel caso di ieri però il conducente del furgone, un 70enne di Santo Stefano di Cadore, non era in condizioni psicofisiche alterate. Le cause dello schianto sembrano inspiegabili: spetterà ai carabinieri della Compagnia di Feltre chiarire quanto accaduto. Sul posto anche il veterinario dell’Usl, arrivato da Feltre che ha constatato i decessi. Gli animali in condizioni irrecuperabili sono stati poi soppressi. 


LA TESTIMONIANZA
Le pecore sono di proprietà del 29enne trevigiano del Montello, Simone Pontello, che risiede però a Frassilongo, (Trento).

Ha oltre mille pecore. È affranto per la perdita: tanti capi uccisi avevano appena avuto agnellini, e la paura è che le bestiole, che ora non hanno più la mamma, possano perire anch’esse. Insomma un danno senza fine. Oltre alla paura: Simone era davanti alle pecore e ha dovuto scavalcare di corsa il guard rail per mettersi in salvo, con il furgone a 20 metri. Il gregge di Simone Pontello aveva pascolato tranquillo per alcuni giorni sui prati di Monte Novegno e sotto verso il paese. «Erano le 8,30 di questa mattina- racconta il pastore. Mia moglie Sabrina stava conducendo il pick-up per seguire la retrogrardia della lunga scia di pecore. Io seguivo la strada statale da Giaroni di Fonzaso, dopo avere passato il Ponte d’Arsié sul torrente Cismon in avanti per circa un chilometro, in direzione Feltre. Un camion bilico davanti non ha urtato nessuna pecora. Io davanti al gregge cercavo di segnalare e di rallentare il traffico. Dietro il bilico si è presentato un furgone Iveco Daily, che forse credeva di passare sulla scia del mezzo pesante. Io ho saltato di corsa il gardarail a lato strada per mettermi in salvo. Il furgone invece ha centrato il gregge. Il risultato 20 pecore morte e 20 ferite che in qualche maniera curandole si possono recuperare. La vita del pastore è anche il recupero delle pecore che rimangono ferite». E prosegue: «Sono intervenuti i carabinieri di Feltre, per rilievi e traffico. Il conducente del furgone non è rimasto ferito. Neanche il veicolo ha avuto danni, tranne un po’ di plastica rovinata, piegata e anche rotta». E i suoi danni? «Io valuto alcune migliaia di euro - risponde il pastore - . Le rispettive assicurazioni si metteranno d’accordo. Io ritengo di essere la parte maggiormente danneggiata».


IL LAVORO
La dura vita del pastore prosegue, nonostante l’incidente. «Abbiamo 8 giorni di cammino per raggiungere i pascoli dell’inverno come la zona del Montello e più avanti di Pordenone - racconta Simone -. Abbiamo passato 3 mesi nella zona di Madonna di Campiglio, Dolomiti di Brenta, da maggio, giugno, luglio e agosto. Poi ci siamo messi in cammino con la metà di settembre. Un lungo percorso che ci consente con inizio novembre di essere qua nel Feltrino. Poi come detto saremo sui pascoli di Treviso e Pordenone». E conclude: «Sabrina ed io non ci scoraggiamo, anche quando succedono queste cose. Troviamo anche l’aiuto di qualche pastore che come noi è in transito. Qua conosciamo Luciano Varago che ci ha dato un appoggio morale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA