CIVITANOVA - L’allenamento a circuito? Migliora la capacità di produrre e tollerare acido lattico a livello muscolare ma sviluppa anche resistenza, forza e aiuta a perdere peso. In una parola, decisamente salutare. E’ una tecnica di allenamento nata in Inghilterra nel 1957 e poi diffusa in tutto il mondo; ha tante applicazioni sportive e viene utilizzata nella preparazione atletica generale di tutte le discipline che implicano sforzi intensi.
Il circuito tradizionale è semplice: è un percorso di allenamento che comprende diverse stazioni di esercizio, ognuna viene svolta a ripetizioni o velocità o intensità o durata stabilita a seconda degli obiettivi da raggiungere. Il circuito va ripetuto tante volte quanto basta per conseguire, appunto, determinati risultati. Da sottolineare: questo allenamento non prevede pause tra una postazione e l’altra consentendo lo stimolo di tutti i muscoli coinvolti. Insomma, si tira fino all’ultimo per ottenere il top. Ci sono vari tipi circuito. Quello, per esempio, che propone la palestra GymFirst di Civitanova Marche, è davvero particolare. «Il nostro è davvero molto easy e in totale sicurezza e cioè si svolge da seduti – spiega il titolare Andrea Maiolino -; in questo modo, si coinvolgono tutti i distretti muscolari , lavorano i muscoli antagonisti e c’è una tonificazione anche aerobica tramite l’incremento della velocità nell’esecuzione degli esercizi».
Il macchinario
I muscoli antagonisti
«Tutte queste macchine si distinguono per il tipo di lavoro che svolgono – spiega il coach -, è un allenamento che si basa sul lavoro di muscoli antagonisti, per esempio, uno di questi attrezzi fa lavorare contemporaneamente adduttori e abduttori, un’altra macchina interessa addominali e lombari, un’altra ancora fa lavorare spalle e dorsali, un’altra bicipiti e tricipiti». La durata «si lega al livello e varia a seconda delle ripetizioni, dalla velocità delle ripetizioni e dal numero dei giri che si fanno. È un lavoro che va fatto gradualmente, si inizia da 4 giri da 12 ripetizioni per arrivare a 4 o 5 giri aumentando la velocità di esecuzione fino a 20 ripetizioni con un minuto di recupero tra un giro e l’altro».
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