Si finge poliziotto per non pagare
la prostituta, poi la aggredisce

Si finge poliziotto per non pagare la prostituta, poi la aggredisce
di E.B.
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Venerdì 5 Luglio 2019, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 10:48
TRIESTE - Questa notte la Polizia di Stato ha denunciato per violenza privata, minaccia aggravata e usurpazione di titolo un triestino, M.M.L., 21enne. Dopo aver avvicinato una prostituta nel Borgo Teresiano, è andato presso la propria abitazione. Non volendo pagare quanto pattuito, si è qualificato come poliziotto minacciandola con un’arma risultata essere finta. Poi l'ha strattonata e le ha tirato i capelli. La donna è riuscita a contattare il 112 ed è intervenuto un equipaggio della Squadra Volante della Questura. Questa mattina, invece, due persone hanno cercato di rubare un furgone in zona Molo Fratelli Bandiera. Alla vista del proprietario i due sono scappati lasciando sul sedile un martelletto multiuso con il quale hanno forzato una portiera. Vane le ricerche in zona di una Volante prontamente intervenuta. Sempre nella notte, ignoti hanno infranto il vetro di uno sportello di una Bmw parcheggiata in via Severo e hanno sottratto la plancia e il navigatore di bordo. La guardia giurata in servizio presso la sede Rai ha contattato la sala operativa della Questura e sul posto si è recato un equipaggio della Squadra Volante. Indagini in corso.

Ieri pomeriggio 4 luglio la prontezza e la lucidità di una coppia di anziani ha evitato che si concretizzasse la truffa dello specchietto. Avvicinati nel rione di Altura da un suv bianco con all’interno un uomo, una donna e un bambino, non si sono fatti intimorire e non hanno temporeggiato a fronte della richiesta di denaro per il danneggiamento di uno specchietto. Anzi, hanno detto che avrebbero chiamato la Polizia e il mezzo si è prontamente allontanato.
Si invitano tutte le persone a diffidare da simili comportamenti, messi in atto da individui che cercano di carpire la fiducia di soggetti deboli o di intimorirli, come persone anziane, per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto e, comunque, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomali, si invita la cittadinanza a informare prontamente le Forze dell’Ordine – come fatto in questo caso - attraverso il numero unico 112 e di non avere alcun timore nel segnalare questi episodi.
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