Fidanzati picchiati e rapinati: fermati
tre stranieri, erano sotto l'effetto di alcol

Fidanzati picchiati e rapinati: fermati tre stranieri, erano sotto l'effetto di alcol
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Sabato 27 Aprile 2019, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 13:23

CARPI - Erano soliti agire sotto l'effetto di un cocktail di psicofarmaci e alcolici che li rendeva allucinati e aggressivi verso chiunque, oltre che sprezzanti del pericolo e incuranti del dolore fisico. È quanto è emerso dalle indagini della polizia di Modena sulla brutale rapina a due fidanzati a Carpi, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorso, che ha portato all'arresto di quattro cittadini stranieri, due tunisini di 20 e 21 anni e due marocchini di 21 e 29 anni, tutti pregiudicati. Sono state infatti sequestrate le ricette mediche, verosimilmente falsificate, con cui gli arrestati acquistavano i farmaci poi usati per i cocktail.

 



Fondamentale per la risoluzione tempestiva del caso è stato il lavoro svolto in simbiosi dai poliziotti e dalla Procura della Repubblica di Modena che hanno raccolto gli elementi d'indagini utili all'emissione dei provvedimenti di fermo eseguiti nella tarda serata di ieri. Dopo l'arresto in flagranza di uno dei quattro rapinatori, avvenuto poco dopo i fatti, grazie all'intervento della donna vittima della rapina, ex campionessa di arti marziali, è stato possibile chiudere il cerchio anche intorno agli altri tre complici grazie alle prove raccolte nell'immediato. 

Decisive sono state le testimonianze di almeno cinque persone, che avendo assistito ai fatti hanno raccontato com'è andata la vicenda ed hanno riconosciuto gli autori della rapina, cosi come lo sono state le telecamere di una sala slot nei pressi del luogo dei fatti, che hanno ripreso 4 persone che scappavano ed una in particolare che si puliva dentro il bagno e gettava un giubbotto insanguinato poi recuperato dalla Polizia. Infine, i riscontri sono arrivati anche dagli accessi al pronto soccorso dei feriti, il sabato mattina. I pugni sferrati dalla donna per legittima difesa hanno provocato dei danni evidenti ad uno in particolare di loro provocandogli la rottura dei denti. L'uomo, quel sabato mattina, si è recato in ospedale ed è stato riconosciuto da altri testimoni, così come sono stati riconosciuti insieme a lui due soggetti chiave della vicenda: un testimone italiano, amico dei componenti del branco, che aveva cercato di sedare l'aggressione ma che era rimasto contuso; ed un altro dei partecipanti alla rapina che aveva accompagnato l'amico sanguinante in ospedale.

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