Ferma il furgone in mezzo alla strada: Salvo dj muore al volante fulminato da un malore

Ferma il furgone in mezzo alla strada: Salvo dj muore al volante fulminato da un malore
Ferma il furgone in mezzo alla strada: Salvo dj muore al volante fulminato da un malore
di Lorena Levorato
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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 17:00

PADOVA - Un malore improvviso si è portato via Salvo dj. È morto così Salvatore Infantino, 59 anni compiuti lo scorso 23 novembre, originario di Agrigento ma da anni residente a Terraglione (Padova). Salvo “Cipollone” o “Totò”, per gli amici, lavorava come autotrasportatore e corriere per la ditta di trasporti, servizi e logistica Cogo di Padova, ma aveva una grande passione per la musica e nel tempo libero faceva il dj.

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Lunedì sera, verso le 19.30, mentre percorreva via Bretella a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, Salvatore si è sentito male ed è riuscito a fermare il furgone, ma non a chiamare aiuto. In quel momento un passante ha notato il veicolo fermo in mezzo alla strada e, da un controllo più approfondito, ha visto che il conducente era accasciato sul volante. L’automobilista ha chiamato subito i soccorsi; sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che l’hanno estratto dal furgone ed il personale medico del 118 che gli ha praticato il massaggio cardiaco. Salvatore è stato trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso dove è morto una mezz’ora più tardi.  La notizia dell’improvvisa scomparsa di Salvo ha sconvolto i molti amici e conoscenti, oltre ai parenti che abitano ancora in Sicilia. I genitori, invece, si sono trasferiti a Roma dalla sorella Angelica. Nel tempo libero Salvo faceva il Dj.

«Ciao Salvatore, eri e sarai sempre nel mio cuore, amico mio – ricorda Massimo Truzzi - Salvo per me era come un fratello: ci siamo conosciuti 30 anni fa nel mio ristorante, quando passava da quelle parti veniva sempre. Ci sentivamo sempre anche due volte la settimana; l’ultima due giorni fa. La musica la sua passione. Per tutti noi una grande perdita». «Mancherai a tutti - dice Stefano - ai più grandi e ai più piccoli, agli amici di sempre e a quelli conosciuti da poco. Mancherà soprattutto la tua sincerità, il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo, la tua serietà che diventava simpatia all’occorrenza; mancherà di te il tuo essere amico e confidente. Ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare». «Eravamo colleghi di lavoro – racconta A.B. - ieri sera (lunedì, ndr) alle 18 ci siamo visti per l’ultima volta, ci siamo salutati dandoci appuntamento all’indomani ed è partito per Pordenone e lì si è sentito male». Nove anni fa il migliore amico di Salvatore, Livio Ravazzolo, era morto per un malore improvviso sulla A4, a Limenella. In tanti hanno ricordato il crudele destino che ha accomunato i due amici. «Anche Salvo ci ha lasciato all’improvviso; sono senza parole – dice S.C. - riposa in pace lassù; adesso hai trovato il tuo grande amico Livio: suonate bella musica come sempre». «Salvo e Livio: amici sulla terra e amici ora in cielo – dice Norita, sorella di Livio - adesso più uniti che mai». Dopo la morte di Livio, Salvo si era tatuato la scritta “Forever Young” in ricordo proprio dell’amico.

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