Un italiano su tre con acciacchi
post ferie: strappi e tendiniti

Un italiano su tre con acciacchi post ferie: strappi e tendiniti
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Venerdì 11 Settembre 2015, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21:31
ROMA - Con la fine delle ferie in molti sono tornati al lavoro riposati ma non in perfetta forma. Un italiano adulto su tre, infatti, è rientrato con un dolore da dover affrontare.



«Soprattutto tendiniti strappi ad arti superiori e inferiori, conseguenza di una vacanza all'insegna dello sport e del movimento. Spalle, gomiti, polsi, colonna vertebrale e ginocchia sono le parti del corpo più soggette a traumi durante gli sport e il movimento in ferie». A parlare è Carlo Felice De Biase, ortopedico responsabile dell'unità operativa semplice Ortopedia e traumatologia arto superiore dell'ospedale San Carlo di Nancy di Roma.





«La colonna vertebrale - sottolinea l'esperto - è la struttura che spesso viene traumatizzata dallo sport improvvisato. le torsioni e le sollecitazioni determinano sofferenza delle radici nervose e dei dischi intervertebrali o contrattura cervicale con conseguente sciatalgia che ci blocca a letto. Quindi a volte torniamo dalla vacanza ma non riusciamo a ricominciare a lavorare».





Sotto accusa le partitelle a tennis e pallavolo. «Molti hanno traumi contusivi o da stiramento alla spalla. Un trauma diretto su questa articolazione può provocare danni alla cuffia dei rotatori, quell'insieme di muscoli che permettono l'elevazione e la rotazione della testa dell'omero. La fisioterapia ci permette di trattare tutte le distorsioni o stiramenti prodotti da questo tipo di traumi, ma in casi più gravi il paziente deve far ricorso all'artroscopia.



Gomito e polso, aggiunge lo specialista, sono le articolazioni più colpite se ci si sottopone a un'attività fisica senza allenamento. «Chi, per esempio, dopo tanto tempo, decide di giocare ad una partita di tennis, potrebbe rimanere vittima di una tendinite. La più dolorosa e più frequente è l'epicondilite - aggiunge De Biase - Si tratta di un disturbo molto doloroso che determina una limitazione funzionale. Il muscolo deve riposare, il polso deve restare immobile. per combattere la patologia, oltre gli antinfiamamtori, ultrasuoni, tecarterapia, laseterapia o,s econdo la gravità, infiltrazioni locali con corticosteroidi».
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