L'Etna si è risvegliato: Fontana di lava
Protezione civile, scatta l'allarme

L'Etna si risveglia, l'eruzione (Twitter)
L'Etna si risveglia, l'eruzione (Twitter)
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 21:02

CATANIA - Si è risvegliato l'Etna. Fontane di lava pulsanti sono presenti nella Voragine da dove si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, raggiungendo un'altezza di 3.000-3.500 metri sopra la cima del vulcano. È quante emerge da sopralluoghi dell'Ingv di Catania. Allo stesso tempo è prima diminuita e poi cessata l'attività stromboliana del cratere di Nord-Est. Con l'inizio dell'attività parossistica gli strumenti dell'Ingv hanno registrato un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata verso la Voragine. Un trabocco magmatico emerge dall'orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale. L'attività eruttiva viene seguita costantemente attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica e delle deformazioni del suolo dell'Ingv. L'aeroporto di Catania è operativo.
 



PROTEZIONE CIVILE, ALLERTA GIALLA In considerazione delle comunicazioni ricevute dai centri di competenza scientifica, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo e Università di Firenze-Dipartimento di scienze della terra, rispetto a valori anomali rilevati nell'abito dell'attività di monitoraggio dell'Etna, il capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha disposto stamane il passaggio allo stato di allerta gialla. L'allerta gialla, spiega una nota, indica uno «stato di potenziale disequilibrio» del vulcano, in considerazione dell'andamento dei parametri registrati nelle ultime 36 ore. Il passaggio all'allerta gialla, determinato in stretto raccordo con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana, prevede un'intensificazione delle attività di vigilanza e monitoraggio da parte dei centri di competenza scientifica. Sulla base dei dati di monitoraggio condivisi, il Dipartimento regionale di Protezione civile garantisce un'attività mirata di valutazione dei potenziali scenari di impatto locale e l'allertamento, in coordinamento con la prefettura di Catania, del territorio e dei sindaci dei comuni interessati, ai fini dell'adozione di eventuali misure operative volte a fronteggiare fenomeni previsti o in atto. 

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