Twitter, Musk e il sondaggio (sibillino) sul suo futuro: «Devo dimettermi?». Provocazione o exit strategy?

Il miliardario si sottopone al giudizio degli utenti. E twitta: «Stai attento a ciò che desideri, perché potrebbe verificarsi»

Twitter, Musk e il sondaggio (sibillino) sul suo futuro: «Devo dimettermi?». Provocazione o exit strategy?
Twitter, Musk e il sondaggio (sibillino) sul suo futuro: «Devo dimettermi?». Provocazione o exit strategy?
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 08:07

Elon Musk e Twitter. Nuova puntata di quella che assume sempre più i contorni di una "telenovela hi-tech". Dopo aver chiesto ai suoi 122 milioni di follower se dovesse ripristinare gli account dei giornalisti sospesi, Musk pubblica un altro sondaggio sulla piattaforma ma questa volta sul suo futuro.

Twitter, il sondaggio di Musk

Il proprietario di Twiter ha chiesto agli utenti se si debba dimettere dal ruolo di amministratore delegato (o di proprietario?), assicurando che quale che sia il risultato lo rispetterà. Ennesima provocazione del miliardario? Lo si saprà soltanto fra undici ore, alla scadenza del sondaggio.

Intanto, dopo aver pubblicato il sondaggio Musk ha twittato anche un messaggio sibillino: «Stai attento a ciò che desideri, perché potrebbe verificarsi».

Le polemiche

Musk si sottopone quindi al voto degli utenti al termine di settimane di forti polemiche dopo la sua "conquista" di Twitter (con relativi licenziamenti, dimissioni e cambi di rotta). A diverse ore dal termine del sondaggio con oltre 13 milioni di voti espressi, il 56% delle risposte sono per un sì. Il fondatore di Tesla si è peraltro impegnato a rispettare l'esito della consultazione ma dopo le prime indicazioni (chiaramente negative sul suo operato) ha già postato due tweet piuttosto polemici: il primo dice «come recita il proverbio, attento a quello che desideri, perché potresti ottenerlo», mentre nel secondo scrive che «quelli che voglio il potere sono quelli che meno lo meritano». Peraltro la formulazione della domanda di Musk è piuttosto vaga: parlando di "guida" di Twitter, non è chiaro se si riferisca al suo ruolo di amministratore delegato o di proprietario del social. La cui acquisizione sta scavando - per fuga degli investitori e spese di gestione del debito - una voragine nel patrimonio di quello che resta l'uomo più ricco del mondo.

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