Affluenza parziale alle 23 al 63,8%, il dato più basso di sempre (-10% rispetto al 2018). A Roma più elettori in Centro che in periferia

Calo di 7 punti. Qualche coda, sotto accusa tagliando antifrode

Mattarella e Salvini ai rispettivi seggi
Mattarella e Salvini ai rispettivi seggi
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Domenica 25 Settembre 2022, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 00:56

«L'affluenza quasi definitiva, mancano un centinaio di comuni. La percentuale che si ricava è quella del 63,81% degli elettori, circa il 9% in meno rispetto alle precedenti elezioni politiche quando avemmo il 72,9%». Con queste parole il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha annunciato i dati sull'affluenza alle politiche che segnano un nuovo calo. Un fenomeno che è diffuso in tutte le regioni ma è particolarmente forte al sud, dove diserta le urne quasi la metà degli aventi diritto. Rispetto al 2018 fra le regioni che registrano il minor calo dell'affluenza ci sono Lazio, Lombardia, Sicilia (dove si è votato anche per le elezioni regionali), Toscana e Friuli-Venezia Giulia. Relativamente alta l'affluenza anche in Emilia-Romagna, mentre i dati più bassi si registrano in Campania, Sardegna e Calabria. Alle precedenti politiche invece era stato proprio il Sud a trainare i dati di affluenza rispetto al passato.

Le tendenze

Analizzando le tendenze, le rilevazioni di Youtrend evidenziano che i numeri sono in minor calo nei comuni dove ci sono più laureati, più occupati e con maggiore presenza di stranieri mentre diminuiscono ulteriormente dove c'è maggiore presenza di disoccupati e dove c'è una minor presenza di stranieri. Ancora, analizzando i dati pervenuti alle 19, in base alle caratteristiche dei Comuni, l'affluenza cala maggiormente in quelli meno popolosi e con il reddito inferiore rispetto a quelli più popolosi e con il reddito medio più alto.

Errori e contestazioni

Durante l'unica giornata di voto in tutta Italia, non sono mancati gli errori, i disguidi, le contestazioni e persino le querele. Alcune code si sono registrate in diversi seggi della Capitale e a Bari con elettori che, in diversi casi, hanno atteso oltre mezz'ora per votare e in alcuni episodi anche a causa di lentezze nelle procedure di voto dovute al tagliando antifrode, quello attaccato a un lembo della scheda e che va staccato prima di essere inserito nell'urna. A Roma in una scuola gli elettori con disabilità non hanno potuto votare se non dopo aver aspettato per ora la riparazione di un ascensore guasto. Disagi sono stati segnalati anche da alcuni cittadini malati di Covid che, nonostante una pec inviata agli uffici del Comune per la richiesta di voto a domicilio, non avrebbero ricevuto risposte. Un elettore è stato denunciato a Chieti per aver cercato di filmare il proprio voto con il telefonino, che gli è poi stato sequestrato dalla Digos. A Torre del Greco, nel Napoletano, un guasto ai server del Comune, ha rallentato le duplicazioni dei certificati elettorali, tanto che è stato consentito di votare con quelli esauriti o non aggiornati. A Genova un errore di stampa o di assemblaggio di alcuni manifesti affissi in un seggio del centro ha fatto scomparire i nomi di alcuni candidati e ha inserito al loro posto quelli di un altro collegio. A Santo Stefano mare (Imperia), alcuni elettori si sono ritrovati a votare già per le elezioni del 2025, per un errore sul timbro della scheda elettorale.

 

La situazione a Roma

A Roma ha votato il 54,15% (rispetto al 56,24% delle precedenti politiche) e a Rieti, in controtendenza, l'affluenza aumenta: 54,29% rispetto al 53,71%. Inoltre, puntando la lente di ingrandimento su grandi città come la capitale, i municipi periferici della capitale, sia nelle aree popolari sia in quelle benestanti conservatrici, sono quelli dove l'affluenza per il voto è minore. In quelli storicamente progressisti l' affluenza cresce più della media - e molti ricadono nel collegio dove sono candidati Calenda e Bonino. Durante l'unica giornata di voto in tutta Italia, non sono mancati gli errori, i disguidi, le contestazioni e persino le querele. Alcune code si sono registrate in diversi seggi della Capitale e a Bari con elettori che, in diversi casi, hanno atteso oltre mezz'ora per votare e in alcuni episodi anche a causa di lentezze nelle procedure di voto dovute al tagliando antifrode, quello attaccato a un lembo della scheda e che va staccato prima di essere inserito nell'urna. Sempre a Roma in una scuola gli elettori con disabilità non hanno potuto votare se non dopo aver aspettato per ora la riparazione di un ascensore guasto.

Roma: più elettori in Centro, meno in periferia

A trainare il dato con i votanti quasi a quota 60% sono stati gli elettori delle zone centrali della Capitale, quelle più o meno corrispondenti al collegio del Senato dove si sfidano Carlo Calenda ed Emma Bonino. Affluenza al 58,63%, secondo quanto riportato sul sito di Roma Capitale, nel I municipio, in pratica il centro storico, più altri quartieri come Trionfale, Della Vittoria e parte del quartiere Ostiense. Ma è record nel Municipio II con i quartieri Parioli, Flaminio, Salario, Trieste, Nomentano, Tiburtino e Pinciano dove l' affluenza si attesta al 60,26%. Affluenza alta al 59,32% anche nel Municipio VIII (Ostiense, Caffarella) e nel Municipio XII dove tra l'altro si trova la ex mega-discarica di Malagrotta con il 57,59%. La periferia storica, quella di Tor Bella Monaca, ha risposto con meno entusiasmo alla chiamata elettorale. Va infatti al Municipio VI la maglia nera per l' affluenza ferma al 46,76%. Sotto la media anche il Municipio X di Ostia dove i votanti sono stati il 50,94%.

I disagi

Disagi sono stati segnalati anche da alcuni cittadini malati di Covid che, nonostante una pec inviata agli uffici del Comune per la richiesta di voto a domicilio, non avrebbero ricevuto risposte. Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista, ha segnalato situazioni di 'caos' nella capitale, con seggi in cui si sarebbero fatti votare elettori che portano nella cabina i telefonini e che poi postano le foto sui social e il caso di una cabina elettorale collocata fuori dal seggio, nell'androne della scuola, con schede elettorali portate fuori dal seggio, che avrebbero viaggiano tra un piano all'altro, passando tra le persone in coda per votare. A Torre del Greco, nel Napoletano, un guasto ai server del Comune, ha rallentato le duplicazioni dei certificati elettorali, tanto che è stato consentito di votare con quelli esauriti o non aggiornati.

A Genova un errore di stampa o di assemblaggio di alcuni manifesti affissi in un seggio del centro ha fatto scomparire i nomi di alcuni candidati e ha inserito al loro posto quelli di un altro collegio. Nell'Imperiese invece, a Santo Stefano mare, alcuni elettori si sono ritrovati a votare già per le elezioni del 2025, per un errore sul timbro della scheda elettorale. A Cagliari la candidata della Lega, Roberta Loi, ha segnalato che nel plurinominale per il Senato, al posto di 'Robertà è stato stampato il nome di 'Robertò. A Bologna Cathy La Torre, avvocata e attivista per i diritti della comunità Lgbt, ha invece detto di essere stata insultata da uno scrutatore, per il quale ha ora preannunciato una querela.

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Elezioni politiche, l'affluenza alle 19 nei capoluoghi

Ecco le affluenze alle ore 19 in ogni capoluogo di Regione per le elezioni della Camera, secondo i dati del sito del ministero dell'Interno. Aosta 49,34% - Torino 50,49% - Milano 58,56% - Bolzano 50,61% - Trento 53,31% - Trieste 58,69% - Venezia 56,24% - Genova 54,34% - Bologna 61,34% - Firenze 59,75% - Ancona 55,79% - Perugia 55,66% - Roma 54,15% - L'Aquila 51,65% - Campobasso 42,53% - Napoli 36,50% - Bari 42,93% - Catanzaro 37,96% - Potenza 42,54% - Palermo 41,45% - Cagliari 43,50%. L'Emilia-Romagna si conferma la regione dove si sta votando di più in Italia, in base ai dati ancora parziali del Viminale sull'affluenza alle 19 per il voto alla Camera. In Emilia-Romagna - con i dati di 211 Comuni su 330 - alle 19 ha votato il 59% degli aventi diritto. Anche in questa regione però si registra un calo rispetto alla precedente tornata (65,6%). Maglia nera - con dati nazionali di 5.954 Comuni su 7.904 - per l'affluenza alle 19 alla Calabria: 35% con i dati di 345 Comuni su 404. A Roma discreta tenuta dell'affluenza. Nel 2018 alle 19 aveva votato il 56,2%.

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A Roma tiene l'affluenza: 54,15% rispetto al 56,24% del 2018

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 nella città di Roma ha votato 54,15% rispetto al 56,24% delle precedenti politiche nel 2018. Nel Lazio il dato è del 53,18% rispetto al 55,47% del 2018. A Frosinone il dato è del 53,02% rispetto al precedente 57,84%. A Viterbo 55,90% rispetto al 60%. A Latina l'affluenza è stata del 53,64% rispetto al 56,36%. A Rieti, in controtendenza, l'affluenza aumenta: 54,29% rispetto al 53,71%.

Il crollo dell'affluenza

Cala ovunque l'affluenza alle urne per le elezioni politiche alle ore 19, con i dati ancora parziali. Secondo una suddivisione per area geografica - stilata attraverso l'analisi di YouTrend - al Nord Ovest è del 56,1% (-6,4% rispetto a quella del 2018), nel Nord Est del 56,1% (-7,3%), nelle cosiddette 'zone rossè (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) del 57,6% (-6,5%), al resto del Centro-Sud (Lazio, Abruzzo, Molise) del 51,4% (-5,9%) e a Sud con le Isole del 40,0% (-12,1%). Rispetto al 2018 le regioni che registrano il minor calo dell'affluenza sono Lazio (-1,2%), Lombardia (-4,5%), Sicilia (-5,6%), Friuli-Venezia Giulia (-6,2%), Toscana (-6,3%). I cali più importanti dell'affluenza rispetto a quattro ani fa si registrano invece in Campania (-15,1%), Molise (-13,9%), Calabria (-13,0%), Sardegna (-12,6%), Basilicata (-12,1%).

 

 

Il presidente Mattarella al voto a Palermo 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena votato presso la scuola Piazzi di Palermo. Al suo arrivo al seggio è stato accolto da un applauso dagli elettori che erano in attesa di votare.

Il voto dei leader nel corso della giornata

Mattarella è rimasto nella cabina elettorale per pochissimi minuti e ha lasciato il seggio. All'uscita dalla scuola due crocerossine lo hanno fermato per un saluto.

«È la democrazia. Grazie a chi ha lottato per la nostra libertà e per garantire questo diritto. Si vota». Lo scrive su twitter il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato Pd, postando una foto all'interno della sezione elettorale dove ha votato.

«Conto che la Lega sia la forza parlamentare sul podio, prima, seconda o terza al massimo». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver votato a Milano. A chi gli chiedeva se il quarto posto sarebbe una sconfitta, ha risposto: «Gioco per vincere, non per partecipare».

Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha votato nel suo seggio a Roma all'istituto tecnico professionale Edmondo de Amicis in via Galvani a Testaccio. Quando è arrivato Letta ha stretto la mano ad alcuni elettori che entrando lo hanno salutato. 

Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha votato stamani a Firenze nella scuola Villani di viale Giannotti, a Gavinana. Insieme a Renzi ha votato anche la moglie Agnese Landini. Renzi e la moglie erano accompagnati da Francesco Bonifazi, senatore uscente di Iv e candidato per il Terzo Polo, che ha votato pure lui nello stesso seggio elettorale. Matteo Renzi adesso parte per Tokyo per andare ai funerali di Stato di Shinzo Abe. 

Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha votato nel seggio di via Fratelli Ruffini, a Milano. Ad accompagnare l'ex premier la compagna Marta Fascina. «Tutti in fila per votare, che bravi, è la prima volta che vedo una fila per andare a votare» ha detto Berlusconi entrando al seggio. Ad attenderlo fuori dalla scuola alcuni parlamentari azzurri tra cui la senatrice e coordinatrice lombarda, Licia Ronzulli, il responsabile dei dipartimenti Alessandro Cattaneo, la coordinatrice milanese Cristina Rossello, altri esponenti del partito, e alcuni curiosi.

l leader del M5s Giuseppe Conte ha votato presso il seggio allestito al Virgilio, in centro a Roma.

«Noi abbiamo votato. Fatelo anche voi, qualunque sia la vostra opinione politica. La democrazia si alimenta con l'impegno di tutti. Viva la Repubblica, viva l'Italia». Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi su Twitter.

«Oggi puoi contribuire a scrivere la storia»: lo scrive su Twitter la leader di Fdi Giorgia Meloni, che posta anche una sua foto con la bandiera italiana e la scritta «Scriviamo la storia insieme». E cfolla di cronisti e fotografi al seggio in cui dovrebbe votare la leader di Fratelli d'Italia, in viale Beata Vergine del Carmelo a Roma. Per consentire il voto sereno agli elettori, la deputata ha deciso di rimandare il suo voto a questa sera dopo le 22.

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno civico Luigi Di Maio ha votato a Napoli, nel seggio 314 della scuola Senise in via Manso.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha votato a Potenza dove si trova per la campagna elettorale. È candidata del centrodestra nel collegio uninominale della Basilicata (unico per tutta la regione). Ha votato al seggio n. 1, presso la scuola dell'infanzia in via IV Novembre. Dopo il voto, sui 'social' ha lasciato un commento con un appello ad andare al voto. «Il diritto di voto - ha scritto - è una delle nostre più grandi conquiste, esercitarlo è un dovere civico per ogni cittadino, perché contribuisce alla costruzione del nostro Paese. Andate a votare!».

«Buon voto a tutte e a tutti!». Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha votato stamane e con queste parole su Twitter accompagna la foto che lo ritrae mentre infila la scheda nell'urna. Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, candidato nel proporzionale, ha votato in mattinata. «E' la democrazia. Grazie a chi ha lottato per la nostra libertà e per garantire questo diritto. Si vota», ha scritto su Twitter.

«Oggi sarà una giornata determinante per il nostro Paese. Spero che il partito più grande, ossia quello dell'astensione, si riduca e che molti vadano a votare. Il vuoto non esiste. Chi non sceglie, farà scegliere qualcun altro al proprio posto. Buon voto!». Lo scrive sui suoi canali social la leader di Più Europa, Emma Bonino, postando una foto al suo collegio elettorale mentre inserisce la scheda nell'urna.

«Ad Arezzo, nel collegio in cui sono candidata, ho votato per le Elezioni Politiche 2022. Art. 48 Costituzione: 'Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civicò. Buon voto a tutti ea tutte». Lo scrive sui social Laura Boldrini , deputata del Pd e candidata del Pd alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Toscana2, che questa mattina ha votato ad Arezzo.

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