E' morto il tabaccaio aggredito
da migrante: era in coma da settimane

È morto il tabaccaio aggredito da un migrante: era in coma da settimane. Disposta l'autopsia
È morto il tabaccaio aggredito da un migrante: era in coma da settimane. Disposta l'autopsia
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Giovedì 4 Luglio 2019, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:58
NAPOLI - Ulderico Esposito, il tabaccaio napoletano di 52 anni che lo scorso 9 giugno era stato preso a pugni da un nigeriano, è morto in ospedale. Si conclude così il dramma avvenuto nella stazione Chiaiano della metropolitana di Napoli: l'uomo un 36enne richiedente asilo, aggredì il tabaccaio con un pugno in testa per futili motivi e venne arrestato dalla Polizia con l'accusa di aggressione e lesioni gravi.

Il tabaccaio versava da tempo in gravi condizioni: ora il nigeriano dovrà rispondere di omicidio preterintenzionale. Il pm della Procura napoletana ha disposto l'autopsia sulla salma di Esposito, che dal coma farmacologico
 indotto subito dopo il ricovero al Cardarelli era purtroppo passato al coma. Nelle ultime ore è sopraggiunta la morte.

L'immigrato venne bloccato, anche grazie all'aiuto delle guardie giurate, subito dopo l'aggressione. A ricondurre le responsabilità dell'accaduto su di lui furono le indagini del Commissariato Scampia di Napoli, diretto dal primo dirigente Bruno Mandanto, che ha competenza anche su Chiaiano. 
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