Coronavirus, studenti italiani bloccati in Spagna: «Due avrebbero la febbre, hanno lasciato 20 ragazzi per strada. Aiutateci»

Coronavirus, studenti italiani bloccati in Spagna: «Due avrebbero la febbre, hanno lasciato 20 ragazzi per strada. Aiutateci»
Coronavirus, studenti italiani bloccati in Spagna: «Due avrebbero la febbre, hanno lasciato 20 ragazzi per strada. Aiutateci»
di Silvia Natella
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Venerdì 27 Marzo 2020, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 21:37
«Siamo tutti studenti italiani in erasmus in Spagna ma non possiamo tornare in Italia, aiutateci». È l'appello - in piena emergenza coronavirus - di un gruppo di ragazzi rimasti a terra a Barcellona perché la Grimaldi Lines non li ha fatti salire a bordo della nave che li avrebbe riportati a casa. Non si sarebbero potuti imbarcare perché, durante la misurazione della temperatura corporea, due di loro avrebbero superato i 37 gradi. La compagnia, dunque, avrebbe applicato i protocolli previsti per le circostanze. Il video è finito sui social ed è stato condiviso da migliaia di persone.

Sono tante le difficoltà che i connazionali bloccati all'estero devono affrontare quotidianamente in questo periodo. Ieri, 26 marzo, i ragazzi hanno lasciato le città in cui stavano facendo l'Erasmus per raggiungere Barcellona, ma in Catalogna non hanno un posto dove andare. «Hanno bloccato i nostri amici perché avevano la febbre con il termometro del medico di bordo. Uno aveva 37, 5 gradi e l’altro 37,7», dicono nel filmato pubblicato su Facebook.



In un secondo tentativo, dopo soli 10 minuti, la febbre è risultata più alta: «Uno aveva 37, 8 e l’altro 38». A parlare sono in tanti, tutti partiti in fretta e furia dopo aver sentito che dopo il 26 non partiranno più navi per l’Italia dalla Spagna. È sera, i volti sono in primo piano e indossano una mascherina.  «I ragazzi - si sente nel video - stanno benissimo, ci hanno lasciati qui senza chiamare nessuno. Ci siamo noi mossi e abbiamo chiamato sia la polizia sia l'ambulanza. Abbiamo chiesto al medico di riprovare la temperatura, magari fuori perché dentro era caldo, e loro non avevano la febbre».

Poi la polemica e l'appello: «Hanno lasciato venti ragazzi a morire di freddo in mezzo alla strada perché nessuno di noi ha una casa qui. Non sappiamo dove andare, non ci hanno indicato un hotel o un posto. L'unica cosa che vi chiediamo è di fare girare questo video per capire quanto lo Stato italiano è vicino ai suoi cittadini e quanto è incopetente la compagnia che cerca di rimpatriare gli italiani. Questa è la solidarietà di cui ci hanno parlato in questi giorni. La polizia ci dava piena ragione. Rendete virale questo video e fateci tornare a casa. L'unica solidarietà l'abbiamo avuta noi perché non abbiamo lasciato soli i nostri compagni. Qui la situazione sta diventando peggiore dell'Italia».
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