Dottoressa in prima fila contro il Covid multata di 533 euro: «Li scalerò dal mio ridicolo stipendio»

Dottoressa in prima fila contro il Covid multata di 533 euro: «Li scalerò dal mio ridicolo stipendio»
Dottoressa in prima fila contro il Covid multata di 533 euro: «Li scalerò dal mio ridicolo stipendio»
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Martedì 14 Aprile 2020, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 17:53
ROMA - Multata di 533 euro dalla Polizia, dopo che la sua auto era rimasta in panne per via della batteria. È la disavventura capitata ad un medico, Anna D’Angelillo, giovane specializzanda al Policlinico Gemelli nel reparto di malattie infettive e dunque in prima linea contro l’emergenza coronavirus. Uno degli eroi giustamente decantati nel nostro Paese, in questo caso un’eroina, che però ha fatto i conti con i controlli stringenti nella Capitale.

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Il suo racconto, e le sue lamentele, le ha scritte in un post sulla pagina della sindaca di Roma Virginia Raggi.
«Buonasera, sono la Dottoressa Anna D'Angelillo, medico in formazione specialistica presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli, quotidianamente impegnata nell'assistenza ai pazienti affetti da Covid-19», scrive la giovane dottoressa nel suo post.

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La sua auto non partiva: così insieme ad un collega ha provato a farla ripartire, aiutata da una pattuglia della Guardia di Finanza che le ha dato una mano con i cavi. Ma pochi metri dopo, la Polizia l'ha fermata e multata: la foto della multa, Anna l'ha condivisa proprio nel suo post su Facebook sul profilo della sindaca, nella speranza di ricevere una risposta dalla stessa Raggi, come scrive il quotidiano Il Messaggero.



«Accortami che la macchina non partiva ho pensato di approfittare di un giorno non lavorativo per recuperare dei cavi da un mio collega e far ripartire la macchina.
Sono stata aiutata dalla guardia di finanza per mettere in moto l'auto, per poi essere multata 150 metri dopo dalla polizia nonostante abbia cercato più volte di chiarire la situazione - conclude il post - Questi 533 euro li scaleró dalla mia busta paga, già ridicola di fronte agli straordinari, ai rischi e e ai sacrifici di questi mesi
».
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