Per l'emergenza coronavirus infatti Sabrina e Cosima sono passate alla produzione di mascherine, che cuciono in prima persona: in passato si erano occupate invece del confezionamento di tovaglie, corredi, vestiti. Sabrina e la madre dividono la stessa cella e lavorano nel laboratorio di sartoria del penitenziario. Il settimanale, in edicola dal 21 maggio, dedica un servizio ai lavori svolti in carcere da alcuni detenuti 'vip' condannati per omicidio.

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