Covid, il primario di pneumologia di Verona: «Riaperto il reparto, qui peggio che a marzo. Servono medici e infermieri»

Covid, il primario di pneumologia di Verona: «Riaperto il reparto, qui peggio che a marzo. Servono medici e infermieri»
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Domenica 18 Ottobre 2020, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 15:07

«Stiamo facendo una 'chiamata alle armi', dobbiamo richiamare medici e infermieri. Qui è peggio che a marzo». lo ha spiegato Claudio Micheletto, direttore dell'unità di penumologia dell'Azienda ospedaliera di Verona, dove da ieri è stato riaperto il reparto riservato ai pazienti Covid. «Sto entrando adesso..- spiega - dobbiamo allargare la disponibilità di posti. Quando parlo di marzo, non dico certo nei numeri, allora avevamo 180 pazienti e 60 terapie intensive in totale in azienda. Però il flusso è continuo: adesso a Borgo Trento abbiamo 22 ricoverati in malattie infettive, pieno, e 6 in rianimazione, pieno. Da noi in pneumologia a Borgo Trento, ci sono 20 letti occupati, e dobbiamo allargare. Ne aggiungiamo altri 6, ma il problema non sono i posti, serve il personale».

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Solo ieri il direttore del reparto di pneumologia aveva pubblicato su facebook un post in cui annunciava la riapertura del padiglione Covid. «Ieri abbiamo riaperto - scrive -. Siamo rientrati nel padiglione 13, un piccolo Ospedale dedicato solo al Covid 19. Termino una notte allucinante, continui ricoveri, mi sembra di rivedere un film già visto». «Temo che questa notte - aggiunge - si sia innescata una pesante recrudescenza: pronti soccorso strapieni, tante persone con sintomi. Non mi ricordo chi ha detto che il virus era clinicamente morto. Dopo 24 ore consecutive di lavoro forse perdo la memoria».

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