Covid, Ilaria Capua gela tutti: «Fine della pandemia non prima del 2023»

Vaccini Covid, Ilaria Capua: «Liberi tutti non prima del 2023»
Vaccini Covid, Ilaria Capua: «Liberi tutti non prima del 2023»
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Mercoledì 13 Gennaio 2021, 12:59

Vaccini Covid, Ilaria Capua smorza gli entusiasmi facili: «Siamo ancora nel pieno della battaglia, il vero e proprio liberi tutti non arriverà prima del 2023». La virologa e direttrice dell'UF One Health Center dell'Università della Florida, a DiMartedì, ha spiegato che molto dipenderà dall'efficacia della campagna vaccinale appena iniziata.

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LE VACCINAZIONI

La professoressa Ilaria Capua ha spiegato che le prospettive future dipendono soprattutto dalla campagna vaccinale in tutto il mondo: «La cosa essenziale è che determinate persone, quelle più fragili e a rischio, vengano vaccinate prima.

Qui negli Stati Uniti siamo già abbastanza avanti nella somministrazione della seconda dose. Ci vuole lucidità, se riusciremo a gestire bene le vaccinazioni potremo abbassare il numero dei focolai nel 2021. Ma ci vuole ancora molto tempo».

LE PROSPETTIVE FUTURE

«Nel 2021 le vaccinazioni serviranno soprattutto per ridurre il numero dei focolai ed evitare una diffusione incontrollata dell'epidemia, ma la lotta andrà avanti ancora per molto tempo» - aggiunge Ilaria Capua - «Nel 2022, con tutta la popolazione vaccinata, molte meno mascherine e possiamo ricominciare a comportarci come prima. Mi dispiace, ma non credo possa esserci un liberi tutti prima del 2023».

LA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

La professoressa Ilaria Capua commenta anche gli ultimi dati in Italia e non solo. «Ora stiamo pagando il conto dei mesi precedenti. Non succede solo da noi, i numeri sono alti non solo nel nostro paese. Ci sono paesi che stanno andando peggio di noi. A questo punto non possiamo abbassare la guardia. Sono preoccupata perché siamo sfiniti. Sono sfiniti i medici, gli infermieri, le persone che devono prendere decisioni» - spiega la scienziata italiana - «Questa emergenza è straordinaria e eccezionale anche per chi deve gestirla. Dobbiamo tenere gli argini, sappiamo cosa dobbiamo fare: siamo arrivati, non perdiamo ora la lucidità. Il virus mutato ha un indice di trasmissione X più qualcosa, non si può dire che sia più letale. I vaccini che rispondono alla proteina esterna valgono anche con il Covid-19 e comunque si possono anche aggiornare».

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