Viaggi tra green pass, vaccini, tamponi e quarantena Covid: come prepararsi per spostarsi all'estero

Vacanze tra green pass, vaccini, tamponi e quarantena: ecco le regole per spostarsi all'estero
Vacanze tra green pass, vaccini, tamponi e quarantena: ecco le regole per spostarsi all'estero
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 16:06

Tamponi, vaccini e certificato digitale (green pass). Saranno loro i grandi protagonisti dell'estate degli italiani dopo l'emergenza Covid. Altro che mare, sole e spiaggia, con la bella stagione ormai a un passo e le restrizioni che vanno via via allentandosi infatti, sta ripartendo anche la voglia di viaggiare, soprattutto verso Paesi stranieri. Tuttavia prima di iniziare a ragionare sulle prenotazioni bisogna conoscere le regole che i turisti devono rispettare per spostarsi all'estero. 

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Certificato Ue e quarantena

La vera novità sarà l'Eu digital Covid certificate, ovvero il documento che comunemente definiamo green pass. Si tratta di un certificato cartaceo o digitale (in Italia dovrebbe finire sull'App IO o su Immuni) con un Qr code ideato da Bruxelles per evitare ai turisti fosse richiesto di restare in quarantena viaggiandoa all'interno dell'area Schengen. Il codice attesta l'avvenuta vaccinazione del possessore (si sta definendo, ma dovrebbe arrivare 15 giorni dopo la prima dose), l'avvenuta guarigione dal Covid o l'esito negativo di un tampone svolto nelle 48 ore precedenti al controllo. Da precisare che, ad esempio per l'Italia, queste regole valgono anche per i bambini con più di 2 anni. Anche a loro è infatti richiesta o la guarigione o una certificazione negativa di un test svolto nelle ultime 48 ore. Tuttavia le norme in questo momento, in attesa che il certificato europeo venga adottato ufficialmente (a partire dal 1 luglio, ma Mario Draghi ieri dal Consiglio Ue ha anticipato che alcuni Paesi potrebbero partire già dal 15 giugno) variano da Paese a Paese, per cui prima di prenotare è meglio consultare la 'scheda' per il singolo Stato verso cui si desidera viaggiare presente sul portale della Farnesina ViaggiareSicuri.
Ovviamente ciò è valido anche e soprattutto per gli adulti. Così se ad esempio la Francia obbliga tutti i maggiori di 11 anni ad esibire un test molecolare di tipo Pcr real-time (PCR-RT) da effettuare nelle 72 ore precedenti la partenza e non accetta il test antigenico; la Spagna invece - senza quarantena - consente l'ingresso con un test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti. La Grecia oltre al test, accetta anche il certificato vaccinale; mentre il Regno Unito chiede il test, una quarantena di 10 giorni (riducibile a 5 con un tampone negativo) e due tamponi al secondo e all'ottavo giorno, da prenotare prima della partenza al costo di 210 sterline.

Viaggi extra-Ue


La situazione cambia radicalmente se si ha in mente di viaggiare oltre i confini della Ue. Anche qui le norme sono estramemente variegate. Ad esempio negli Stati Uniti è ancora impossibile entrare, a meno che non si risieda in uno degli Stati a stelle e strisce o non si abbiano familiari americani. Deroga - come accade a parti inverse - per chi si sposta con voli Covid tested (ma bisogna verificare le condizioni di ognuna delle 52 stelle americane) ovvero i voli sperimentali con tampone alla partenza e all'arrivo che collegano gli Usa all'Italia grazie alle tratte tra Roma, Milano, Atlanta e New York. Accesso vietato agli italiani anche in Australia fino al 17 giugno. Le regole più severe però, probabilmente riguardano il Giappone.

Nel Paese infatti, i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno essere posti in isolamento per i primi 3 giorni dal loro arrivo in una struttura indicata dalle autorità di quarantena giapponesi (le regole prevedono che si resti confinati in una stanza di hotel di dimensioni ridotte, con i pasti forniti dalle autorità di quarantena, senza alcun contatto diretto con l’esterno). Al terzo giorno verrà condotto un ulteriore test, a cura delle Autorità giapponesi, e in caso di risultato negativo le persone potranno raggiungere, senza utilizzo di mezzi pubblici, il luogo da loro prescelto per terminare il periodo di auto-isolamento fiduciario di 14 giorni. Quanti risulteranno positivi dovranno osservare i protocolli sanitari che verranno indicati dalle competenti Autorità giapponesi.

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