Covid, nuovo Dpcm: vietato sostare in piedi fuori da bar e ristoranti

Covid, nuovo Dpcm: vietato sostare in piedi fuori da bar e ristoranti
Covid, nuovo Dpcm: vietato sostare in piedi fuori da bar e ristoranti
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Sabato 10 Ottobre 2020, 13:46 - Ultimo aggiornamento: 13:57

Nuovo Dpcm, è il ministro della Salute Roberto Speranza ad anticipare che misure più drastiche per fermare l'avanzata dei contagi del virus Covid19 saranno valutate nelle prossime ore: «Le valuteremo in queste ore. Abbiamo riunioni permanenti con il nostro gruppo scientifico tecnico con il quale ci confrontiamo costantemente. Abbiamo riunioni politiche nelle prossime ore. Per me bisogna avere la forza di prendere in carico questa fase nuova immediatamente». Roberto Speranza, intervenendo stamani alla manifestazione a Roma promossa da Cgil e Funzione Pubblica Cgil, ha poi detto: «Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c'è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche».

Nuovo Dpcm: i provvedimenti

Vietati gli assembramenti davanti a bar e ristoranti. Nel nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato dal premier Giuseppe Conte il prossimo 15 ottobre, si pensa di vietare lo stare in piedi davanti ai locali pubblici.

Vietato, dunque, sostare tutti insieme bevendo drink o chiaccherando per contenere il boom dei contagi. 

Il virologo Tarro: «Le mascherine all'aperto per tutti non servono»

«La manifestazione di oggi a Roma? Non avevo alcuna intenzione di partecipare, ma smentisco categoricamente le voci che sostengono che dalla Regione mi abbiano imposto di non andare. In generale, sul coronavirus, credo che di base ci sia una mancanza di competenza». Così all'Adnkronos il virologo Giulio Tarro precisa che oggi non sarà nella Capitale per manifestare contro le misure anti covid 19 e parla poi di immunità di gregge. «L'ho già detto - spiega Tarro- è l'unica soluzione in questo momento da adottare. L'approccio giusto al coronavirus dovrebbe essere questo. Facendo così si sviluppano poi gli anticorpi. Ma ormai seguo questa vicenda quasi con distacco, sono diventati tutti tuttologi». «La corrente negazionista? Per me non esiste - sostiene Tarro - fa comodo crearla. Il virus c'è stato, c'è ancora in forma minore, è stato fotografato anche in laboratorio, ma si supera. Non vedo perché si debba creare questa contrapposizione tra chi semplicemente ha un approccio diverso e, nel mio caso, anche corrisposto da fatti: ho risolto il colera a Napoli, qualcosa saprò. Le mascherine all'aperto per tutti non servono». Sul vaccino Tarro spiega che «servirà, ma dovrà essere efficace e soprattutto sicuro. In generale bisognerebbe vivere tutta questa situazione con molta più tranquillità», conclude.

Covid, stretta governo in vista: ristoranti chiusi prima, lockdown regionali e più smart working

Il Covid supera quota 5mila contagi in un giorno e il governo studia una strategia per evitare un secondo lockdown . Le misure riguarderanno principalmente rafforzamento dello smart working e chiusure localizzate, ma non è da escludere che - in casi estremi - possa tornare in vigore il divieto di spostamento fra regioni.


 
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