Covid, il Gimbe: «Impennata nuovi casi: +42% in una settimana. E cresce anche il numero dei decessi del 33%»

Covid, il Gimbe: «Impennata nuovi casi: +42% in una settimana. E cresce anche il numero dei decessi del 33%»
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 11:25

ROMA - Si impenna il numero dei nuovi casi di Covid-19 in Italia, cresciuti di ben il +42,3% in 7 giorni. Un netto aumento, pari al 33%, si registra anche nei decessi. Sul fronte ospedaliero crescono ancora i posti letto occupati da pazienti Covid, con un +17% in area medica e +17,3% in terapia intensiva. Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe, che confronta i dati della settimana 15-21 dicembre rispetto alla precedente. Si tratta, spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta, di «un'impennata favorita anche dalla rapida diffusione della variante omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente».

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Nel dettaglio, dal 15 al 21 dicembre i nuovi casi sono stati 177.257 rispetto a 124.568 rispetto alla settimana precedente e i decessi 882 rispetto a 663.

Gli attualmente di positivi sono stati 384.144 rispetto a 297.394 (+29,2%), le persone in isolamento domiciliare 374.751 rispetto a 289.368 (pari a +29,5%), i ricoveri con sintomi 8.381 rispetto a 7.163 (pari a +17%) e le terapie intensive 1.012 rispetto a 863 (pari al +17,3%). «Da oltre due mesi - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subìto una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi è passata da 15.521 dell'8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%)». Il rapporto positivi/persone testate ha raggiunto il 28,1% quello positivi/tamponi molecolari il 10,5%. A livello nazionale, al 21 dicembre, il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid è del 13,4% in area medica e dell'11,1% in area critica, con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (19,1%) e del 20% in area critica (27,8%); le soglie del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica risultano entrambe superate anche in Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincia Autonoma di Bolzano e Veneto.

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