Covid, allarme Oms: «Rischio terza ondata. L'Europa si attrezzi o nel 2021 nuovo boom di contagi»

Covid, allarme Oms: «Rischio terza ondata. L'Europa si attrezzi o nel 2021 nuovo boom di contagi»
di Simone Pierini
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Lunedì 23 Novembre 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:08

Mentre si discute sul numero posti a tavola per il cenone di Natale e sugli spostamenti tra regioni per incontrare i parenti, l'Organizzazione mondiale della sanità bacchetta l'Europa e alza l'allerta in vista di una possibile terza ondata. Con l'arrivo del vaccino che verrà distribuito in più fasi - non consentendo una veloce immunizzazione di massa - il pericolo è fissato per l'inizio del 2021.

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«Dopo gli errori dell'estate - ha avvertito David Nabarro, inviato speciale dell'Oms - se non si realizzeranno le infrastrutture necessarie per il contrasto al virus avremo una terza ondata all'inizio del prossimo anno».

In Europa - ha insistito Nabarro - «si sono allentate le maglie prematuramente dopo l'estate, ed ora i contagi sono di nuovo in aumento. La risposta dell'Europa è stata incompleta». Al contrario l'inviato speciale dell'Oms ha elogiato la risposta dei paesi asiatici dove le «persone sono pienamente coinvolte, assumono comportamenti che rendono difficile la circolazione del virus. Mantengono le distanze, indossano mascherine, si isolano quando sono malate, proteggono i gruppi più a rischio».

Riguardo al vaccino, il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini ha spiegato che «nei primi 3-6 mesi del 2021 non ci sarà comunque una vaccinazione di massa della popolazione». Da Lucia Annunziata su Rai3 Magrini ha indicato l'estate come obiettivo per completare la copertura di tutti i cittadini aggiungendo che «arriveranno anche altri vaccini e probabilmente in tre mesi, da gennaio a marzo, e potremo avere una capacità vaccinale fino a dieci milioni, ma si vedrà dalle disponibilità a gennaio». Sulla sicurezza invece non ha dubbi: «Tutti i vaccini avranno una approvazione europea e successivamente da parte dell'Aifa».
 

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