Corrado, ermafrodito incinto: «Medici
italiani non mi credono, sono omofobi»

Corrado, ermafrodito e incinto: "I medici italiani non mi credono, sono omofobi"
Corrado, ermafrodito e incinto: "I medici italiani non mi credono, sono omofobi"
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Novembre 2017, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 12:40
BIELLA - La storia ha del clamoroso: un uomo ermafrodito della provincia di Biella, che presenta contemporaneamente gli organi genitali femminili, sostiene di essere incinto. Corrado R., già padre di due figli avuti da un matrimonio finito e di un bimbo avuto dall'attuale compagna, ha mostrato un'ecografia per ribadire di portare in grembo un feto alla diciassettesima settimana.

Il paradossale caso è riportato, tra gli altri, anche da Tgcom24 che cita il quotidiano 'La Verità'. Corrado, che da sempre è ermafrodito, sostiene di essere rimasto incinto grazie all'autofecondazione: si tratterebbe dell'undicesimo caso in tutto il mondo ed il primo in Italia. Le sue sembianze e i dati del sangue sono ormai tipicamente femminili (l'uomo ha anche il seno), ma i medici sono scettici: «Lʼautofecondazione è impossibile. Gli squilibri ormonali potrebbero aver falsato i test clinici che l'uomo adduce come prova della gravidanza, che sarebbe possibile solo fecondando un ovulo artificialmente per poi impiantarlo in un uomo che abbia una femminilizzazione dei tessuti pelvici. Ma non è questo il caso».



Corrado, tuttavia, sostiene anche di presentare tanti tratti tipici della gravidanza, come dolore, stanchezza e nausea. Ha deciso che darà alla luce il bambino, probabilmente al settimo mese per non compromettere la salute sua e del feto. Probabilmente, lo farà fuori dall'Italia: «Tra i medici ho trovato scetticismo, mancanza di rispetto, omofobia e stupidità. Si rifiutano di farmi partorire così come si sono rifiutati di visitarmi per la gravidanza: in questo senso l'Italia mi fa schifo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA