Coronavirus, ecco tutte le misure del nuovo decreto Cura Italia: dal fisco al lavoro

Coronavirus, ecco tutte le misure del nuovo decreto Cura Italia: dal fisco al lavoro
Coronavirus, ecco tutte le misure del nuovo decreto Cura Italia: dal fisco al lavoro
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Lunedì 16 Marzo 2020, 16:04 - Ultimo aggiornamento: 16:41

I ministri lo chiamano decreto "marzo", (in attesa di quello che arriverà poi ad aprile) ma è stato battezzato anche "Cura Italia" in analogia con il celebre "Salva Italia" del 2011, quando c'era il governo Monti ad affrontare un'emergenza di tipo diverso, finanziaria e non sanitaria. Ecco capitolo per capitolo i contenuti del provvedimento appena approvato dal Consiglio dei ministri.

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FISCO


Sospensione versamenti
È sospeso il versamento delle ritenute d’acconto dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. La sospensione riguarda le partite Iva con fatturato fino a 2 milioni e senzalimiti di ricavo le imprese dei settori più colpiti. I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un'unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.

Stop agli adempimenti
È sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. L'amministrazione finanziaria sospende anche le attività di controllo e accertamento.

Credito d'imposta affitto negozi
Ai soggetti esercenti attività d’impresa è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60 per cento
dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1.

Credito d'imposta sanificazione
Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di
contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o
professione è riconosciuto, per il periodo d'imposta 2020, un credito d'imposta nella misura del
50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un
massimo di 20.000 euro. Il credito d'imposta è riconosciuto fino all'esaurimento dell'importo massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020.

AMMORTIZZATORI SOCIALI

Nuova Cig ordinaria
È previsto un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di:
- Aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario;
- Aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà;

Nuova Cig in deroga
Le Regioni possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto.

Indennità 600 euro professionisti, co.co.co, lavoratori agricoli e dello spettacolo
Ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di
collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato e ai lavoratori dello spettacolo, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 600 euro.

Proroga domanda Naspi e Discoll
I termini di presentazione di domanda di disoccupazione Naspi e Discoll sono ampliati da sessantotto a centoventotto giorni.

Sospensione mutui autonomi
Per un periodo di 9 mesi  l’ammissione ai benefici del "Fondo Gasparrini" è esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio
fatturato, superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall’autorità competente per l’emergenza coronavirus. Per l’accesso al Fondo, che dà diritto alla sospensione delle rate del mutuo prima casa, non è richiesta la presentazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee)
 

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