Ecco la bozza del Decreto rilancio: mascherine senza Iva, bonus vacanze anche per gli agriturismi

Decreto rilancio, la bozza: niente Iva sulle mascherine, bonus vacanze anche per gli agriturismi
Decreto rilancio, la bozza: niente Iva sulle mascherine, bonus vacanze anche per gli agriturismi
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 18:43

ROMA - Si lavora ancora, nel Governo sul decreto Rilancio: una riunione del Consiglio dei ministri è prevista per le 17. Nel decreto, di cui circola una bozza con le misure, ci dovrebbero essere le azioni dell'esecutivo per cittadini e imprese nella fase 2 dell'emergenza coronavirus.

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FONDO AFFITTI A 140 MILIONI Scende da 180 a 140 milioni l'ulteriore stanziamento previsto per il Fondo nazionale per il sostegno agli affitti, emerge dall'ultima bozza del decreto Rilancio atteso questo pomeriggio in Consiglio dei ministri.

NO IVA SU MASCHERINE FINO A FINE ANNO Niente Iva fino al 31 dicembre 2020 per l'acquisto di mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3. È quanto prevede la bozza del dl rilancio allo studio del governo Conte in vista del Consiglio dei ministri di oggi. Allo stato l'Iva sui cosiddetti Dpi è al 22% e secondo questa norma verrà azzerata per l'emergenza Covid-19 fino alla fine di quest'anno. Per il "dopo" l'imposta avrà un tetto del 5 per cento. «Il comma 1, mediante inserimento nella tabella A, parte II-bis, allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, di mascherine e di altri dispositivi medici e di protezione individuale -si legge nella relazione illustrativa del provvedimento- prevede che alle relative cessioni, si applichi l'aliquota Iva del 5%. La disposizione di cui al comma 2 -si precisa- tenuto conto dello stato di emergenza sanitaria in atto, accorda in via transitoria alle cessioni di tali beni un regime di maggior favore, prevedendo che le stesse, fino al 31 dicembre 2020, siano esenti i da IVA con diritto alla detrazione dell'imposta pagata sugli acquisti e sulle importazioni di beni e servizi afferenti dette operazioni esenti». L'abolizione dell'Iva sulle mascherine è prevista dall'articolo 130-bis del maxi provvedimento (circa 500 pagine) sul tavolo dell'esecutivo dal titolo 'Riduzione aliquota Iva per le cessioni di beni necessari per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19'.

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BONUS VACANZE ANCHE PER AGRITURISMI, SCENDE TETTO REDDITO Oltre ad alberghi e B&B il bonus vacanze o tax credit vacanze potrà essere utilizzato anche negli agriturismi, secondo quanto prevede la bozza del dl Rilancio in vista del Consiglio dei ministri di oggi. Il tax credit vacanze sarà fruibile per gli italiani con reddito Isee non superiore a 40 mila euro. Scende quindi il tetto rispetto a quello previsto in precedenza di 50 mila euro. Restano i termini di utilizzo dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonché dagli agriturismo e dai bed &breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l'esercizio dell'attività turistico ricettiva.

Rimangono inalterate le cifre del bonus che è attribuito nella misura massima di 500 euro per ogni nucleo familiare, di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona. Inoltre resta la percentuale di fruizione come sconto dell'80%, d'intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruit e per il 20% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Viene precisato che le spese debbono essere sostenute in un'unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast. Ed inoltre, il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator. 

STOP 1A RATA IMU ANCHE PER CAMPEGGI E AGRITURISMI Esenzione della prima rata dell'Imu relativa al 2020 per il settore turistico anche per gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. È quanto prevede la bozza del dl Rilancio in vista del Cdm di oggi estendendo dunque l'agevolazione prevista in precedenza solo per gli immobili di alberghi, pensioni e stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché gli immobili degli stabilimenti termali. 

PERMESSI DI 6 MESI, NO SCUDO PER CAPORALI Un solo articoli e 22 commi, per mettere d'accordo le diverse anime del governo su uno dei capitoli più annosi del dl rilancio: la regolarizzazione dei lavoratori 'invisibilì. I datori di lavoro «possono presentare istanza» , si legge nella bozza che arriverà in Cdm, per concludere «un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri». «A tal fine, i cittadini stranieri devono essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici» ovvero acquisizione di impronte digitali e foto «prima dell'8 marzo 2020» e «non devono aver lasciato il territorio nazionale dall'8 marzo 2020». I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019« possono richiedere »un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di mesi sei dalla presentazione dell'istanza«. Anche per loro la data di riferimento è quella dell'8 marzo 2020 »e devono aver svolto attività di lavoro« antecedentemente »al 31 ottobre 2019«.

Una volta entrato in vigore il decreto «sono sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore» che abbiano «presentata la dichiarazione di emersione, anche se di carattere finanziario, fiscale, previdenziale o assistenziale»; «per l'ingresso e il soggiorno illegale nel territorio nazionale». Mentre non sono sospesi i procedimenti penali nei confronti dei datori di lavoro condannati, anche per via non definitiva, per «favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'immigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite, nonché per il reato di cui all'art.600 del codice penale»; «intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ai sensi dell'articolo 603-bis del codice penale», dunque nessuno scudo per i cosiddetti 'caporalì. Come anticipato dall'Adnkronos, nel caso di utilizzazione lavorativa irregolare le sanzioni amministrative «sono raddoppiate così come sono raddoppiate le sanzioni previste dall'art. 603 bis codice penale», si legge nel testo.

500 MILITARI PER STRADE SICURE A decorrere dalla data di effettivo impiego e fino al termine dello stato di emergenza, arrivano altri 500 militari per 'Strade Sicurè che si affiancano, quindi, alle 7.303 unità già in campo, 7.050 più le 253 già in precedenza autorizzate e ora prorogate. È una delle misure contenute nella bozza del dl rilancio. «Al fine di garantire e sostenere la prosecuzione, da parte delle Forze armate, dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del Covid-19 fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, si dispone che: l'incremento delle 253 unità di personale è ulteriormente prorogato fino al 31 luglio 2020», continua la bozza aggiungendo che «l'intero contingente» è integrato di «ulteriori 500 unità dalla data di effettivo impiego fino al 31 luglio 2020». È quindi «autorizzata per l'anno 2020 l'ulteriore spesa complessiva di euro 9.404.210, di cui euro 5.154.191 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario ed euro 4.250.019 per gli altri oneri connessi all'impiego del personale». 

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