Dpcm Covid, Conte: «In zona rossa quattro regioni. Due arancioni, restrizioni da venerdì». Le Marche gialle

Dpcm Covid, Conte: «In zona rossa quattro regioni. Due arancioni, restrizioni da venerdì». Le Marche gialle
Dpcm Covid, Conte: «In zona rossa quattro regioni. Due arancioni, restrizioni da venerdì». Le Marche gialle
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Mercoledì 4 Novembre 2020, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 08:10

Slittano a venerdì le misure del Dpcm previste per le aree gialle arancioni e rosse. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte illustrando il nuovo testo. Palazzo Chigi ha sottolineato che «lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività».

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«Se introducessimo misure uniche in tutta italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave», ha aggiunto Conte. 

La lista delle Regioni e delle aree

«Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle D'Aosta rientrano nell'area rossa», ha spiegato Conte.

La Campania rientra tra le regioni dell'«area gialla», con le restrizioni più lievi previste per l'emergenza covid. Nella stessa area con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria. Anche Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia rientrano nell' area gialla. «Nell'area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia», ha spiegato Conte.  

L'allerta, secondo il premier, è sulle terapie intensive. «Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c'è l'alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche».

«I mercati credono in quello che facciamo, è un segnale importante. Non ho la palla di vetro per dire se dovremo rivedere le stime del -9%, dobbiamo vedere, ma queste misure se ci aiuteranno a contenere il contagio noi qualche spesa in più credo che ce la possiamo permettere a Natale - ha spiegato Conte - Mi chiedono se sono ottimista. Non sto pensando a veglioni, cene natalizie, cenoni, balli. Bisogna rispettare le regole. Se ci arriviamo in serenità, anche la fiducia nei consumi non sarà depressa e potremo vedere i benefici economici».

Per quanto riguarda la scuola, «deve essere un presidio, quindi tra quelle misure il fatto di mandare in Dad degli studenti è un fatto che pesa molto al governo. E appena la curva rientrerà sotto controllo una delle prime misure sarà restituire la didattica in presenza a quanti più alunni possibili».

Fontana: schiaffo alla Lombardia

«Le richieste formulate dalla Regione Lombardia, ieri e oggi, non sono state neppure prese in considerazione. Uno schiaffo in faccia alla Lombardia e a tutti i lombardi. Un modo di comportarsi che la mia gente non merita». Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato la Lombardia zona rossa. 

Conte: misure in vigore da venerdì

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