Covid-19 e bimbi, due studi confermano: «Contagiosi come gli adulti. Aprire le scuole? E' troppo presto»

Covid-19 e bimbi, due studi confermano: «Contagiosi come gli adulti. Aprire le scuole? E' troppo presto»
Covid-19 e bimbi, due studi confermano: «Contagiosi come gli adulti. Aprire le scuole? E' troppo presto»
di Simone Pierini
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Coronavirus e bambini, due studi confermano: «Sono contagiosi come gli adulti, troppo preso per aprire le scuole». In uno studio, pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Science, un team ha analizzato i dati provenienti da due città della Cina: Wuhan, dove il virus è emerso per la prima volta, e Shanghai. Ha scoperto che i bambini mostravano circa un terzo della sensibilità all'infezione da coronavirus rispetto agli adulti. Ma quando le scuole sono state aperte, hanno scoperto che i bambini avevano circa tre volte più contatti degli adulti e tre volte più opportunità di infettarsi, annullando di fatto questa differenza. A riportare la notizia è il New York Times. 

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Sulla base dei loro dati, i ricercatori hanno stimato che la chiusura delle scuole non è di per sé sufficiente per fermare un focolaio, ma può ridurre l'aumento di circa il 40-60% e rallentare il decorso dell'epidemia. «La mia simulazione mostra che sì, se riapri le scuole, vediamo un grande aumento del numero di riproduzione del virus, che è esattamente quello che non vogliamo», ha detto Marco Ajelli, epidemiologo matematico che ha compiuto il lavoro presso la Fondazione Bruno Kessler a Trento, in Italia.

Il secondo studio, citato anche da Roberto Burioni a "Che tempo che fa" (riportato anche su Leggo) e condotto da un gruppo di ricercatori tedeschi, si è dimostrato più semplice. Il team ha testato bambini e adulti e ha scoperto che i bambini risultati positivi hanno la stessa carica virale degli adulti - a volte di più - e quindi, presumibilmente, sono altrettanto contagiosi.

«Qualcuno di questi studi è definitivo? La risposta è: no, certo che no», ha dichiarato Jeffrey Shaman, epidemiologo della Columbia University non coinvolto in nessuno dei due studi. Ma, ha aggiunto, «aprire le scuole a causa di una nozione non investigata secondo cui i bambini non sono realmente coinvolti in questo, sarebbe una cosa molto sciocca».



Lo studio tedesco è stato condotto da Christian Drosten, un virologo che negli ultimi mesi è diventato una sorta di celebrità per i suoi commenti sulla pandemia. Drosten dirige un grande laboratorio di virologia a Berlino che ha testato circa 60mila persone per il coronavirus. Coerentemente con altri studi, lui e i suoi colleghi hanno trovato molti più adulti contagiati rispetto ai bambini. 

Il team ha anche analizzato un gruppo di 47 bambini infetti di età compresa tra uno e undici anni. Quindici di loro avevano una condizione di base o erano ricoverati in ospedale, ma i rimanenti erano per lo più privi di sintomi. I bambini asintomatici presentavano cariche virali altrettanto alte o più alte rispetto ai bambini o agli adulti sintomatici. «In questa nuvola di bambini, ce ne sono alcuni che hanno una concentrazione di virus che è alle stelle», ha detto il dott. Drosten.

Ha notato che esiste un significativo corpus di lavori che suggerisce che la carica virale di una persona segue da vicino la sua contagiosità. «Quindi sono un po' riluttante a raccomandare ai politici che ora possiamo riaprire le scuole».

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