Coronavirus, allarme in Croazia per la ripresa dei contagi: «Casi importati dall'estero»

Coronavirus, allarme in Croazia per la ripresa dei contagi: «Casi importati dall'estero»
Coronavirus, allarme in Croazia per la ripresa dei contagi: «Casi importati dall'estero»
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Giovedì 18 Giugno 2020, 14:54 - Ultimo aggiornamento: 16:01

Dopo tre settimane in cui la situazione epidemiologica in Croazia si è mantenuta calma e stabile, con appena sei casi di coronavirus, nelle ultime ventiquattro ore si è registrata una ripresa dei contagi, con la conferma di undici nuove infezioni da Covid-19. Lo ha riferito l'Unità di crisi della Protezione civile. I nuovi casi sono quasi tutti importati dall'estero, da croati che nelle ultime settimane hanno soggiornato in Bosnia e in altri Paesi dei Balcani. Tra il 23 maggio e il 12 giugno il Paese ha registrato solamente sei contagiati, mentre dallo scorso finesettimana fino a ieri sono stati 23 i nuovi positivi, dei quali undici nelle ultime ventiquattro ore, concentrati in tre focolai a Zagabria e a Spalato. Il premier Andrej Plenkovic ha invitato la popolazione a continuare a comportarsi in modo responsabile, mantenendo la distanza fisica e rispettando gli accorgimenti e le misure di igiene personale.

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«Il virus è lontano dall'essere stato sconfitto, la pandemia nel mondo è ancora molto intensa, e sono visibili nuovi casi soprattutto in Bosnia, Serbia e Albania», ha detto Plenkovic, invitando i croati ad evitare di viaggiare nei paesi balcanici. «E' importante evitare una nuova diffusione del virus, particolarmente in vista della stagione turistica per tenere il Paese aperto», ha spiegato il premier croato. Dall'inizio dell'epidemia in Croazia ci sono stati 2.269 casi di Covid-19 e 107 decessi. Da metà maggio sono riaperte tutte le attività produttive e i servizi pubblici e privati, con il rispetto di misure sanitarie il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.

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