Coronavirus, ecco il test coreano che ti dice se sei positivo in 7 minuti: come funziona e quanto costa

Coronavirus, ecco il test coreano che ti dice se sei positivo in 7 minuti: come funziona e quanto costa
Coronavirus, ecco il test coreano che ti dice se sei positivo in 7 minuti: come funziona e quanto costa
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 03:01

Un tampone per il test da Covid 19 che dà il risultato in soli 7 minuti. È quello presentato dal presidente del Veneto Luca Zaia e dal dottore Roberto Rigoli dell'Ospedale di Treviso, nel corso del punto stampa alla sede della Protezione Civile di Marghera: «È molto flessibile, viene dalla Corea l'errore rispetto a quello tradizionale è stato di uno su mille, e con questo tampone possiamo andare a 100 all'ora, ora ci stiamo muovendo presso il Ministero della Sanità per la sua validazione». Un tampone dal costo di soli 12 euro, ha spiegato Rigoli.

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Lo ha sperimentato l'Ulss 2 del Veneto che, ha annunciato il presidente Luca Zaia, «trasferirà tutti i dati allo Spallanzani di Roma e al Ministero della Salute perché tengano in considerazione di inserire il test nel piano di sanità pubblica». «Questo test - ha spiegato Roberto Rigoli, primario di Microbiologia a Treviso e vicepresidente nazionale dei microbiologi - va a prendere l'ipotetico virus nella 'cantinà dei batteri, nel retro faringeo, lo stempera in un liquido e lo distribuisce in una 'saponettà. Quando si mettono le goccioline nella saponetta, il liquido nasale inizia a migrare e c'è un punto in cui sono presenti degli anticorpi specifici contro il Covid-19: se esiste il virus, si attacca agli anticorpi specifici, c'è una reazione cromatica e avverte con una 'bandinà rossa». Rigoli ha sottolineato che è «è stato provato su circa mille persone. È un test di screening per cui - ha ribadito - non facciamo diagnosi definitiva: se c'è è positivo, ma se lo fosse lo confermiamo con la biologia molecolare. La velocità dell'analisi ci consente immediatamente di isolare, l'ipotetico positivo. Ci sono altri centri che lo stanno provando, come a Vicenza», ha concluso. 

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