Covid, quarantena scende a 10 giorni: un solo tampone in uscita da medici di base e pediatri, le decisioni del Cts. Ecco tutte le novità

Covid in Italia
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Domenica 11 Ottobre 2020, 20:04 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Covid in Italia. Scende a 10 giorni da 14 la quarantena e per i positivi un solo tampone in uscita. È quanto emerge - secondo quanto apprende l'Ansa - dalla riunione del Cts (Comitato tecnico scientifico) di oggi. Queste le prime novità emerse: basterà quindi un solo tampone negativo per essere considerati guariti dal virus. L'isolamento fiduciario sarà ridotto da 14 e 10 giorni. Il nuovo Dpcm entrerà in vigore entro il 15 ottobre.

Tamponi molecolari ed antigenici potrebbero essere autorizzati per i 'contatti'. È questo l'altro aspetto sanitario esaminato nel corso della riunione del Cts di oggi.

Sempre secondo quanto apprende l'Ansa tali tamponi potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile.

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Nel corso della riunione di questo pomeriggio gli esperti del Comitato tecnico-scientifico e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno valutato la situazione e la possibilità di adottare nuove misure nel prossimo Dpcm per fermare l'incremento dei contagi di Covid-19 in questi ultimi giorni. Nel corso della riunione sarebbero, inoltre, state illustrate anche le linee che dovrebbero essere contenute del prossimo Dpcm per contrastare la recrudescenza dei contagi e che verranno portate al confronto con le regioni.

 

MASCHERINE

Chi fa attività motoria all'aperto dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina. Lo scrive il Viminale in una circolare con alcuni chiarimenti sul decreto legge approvato il 7 ottobre. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi era scritto che dall'obbligo di usare la mascherina erano esentati "i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria", ma nel testo pubblicato in Gazzetta l'esenzione è rimasta solo per chi fa attività sportiva.

LA SCUOLA

Non c'è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole». Lo scrive con chiarezza sui social la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, sottolineando che «il Governo non ne ha affatto discusso». Governo che considera l'apertura degli istituti scolastici, in questa fase, una priorità: lo hanno ribadito a più riprese diversi ministri, fino allo stesso premier Giuseppe Conte, secondo il quale: «L'Italia riparte solo se riparte la scuola». Dunque nessuna restrizione in vista. Per Azzolina «sarebbe strano il contrario», visto che i dati «confermano che le scuole sono luoghi molto più sicuri di altri» e questo perchè «ci sono regole, anche molto stringenti, che studenti, studentesse e personale stanno rispettando con grande senso di responsabilità ». Il problema, secondo la ministra, semmai è altrove: «in tutte quelle attività, anche ricreative» che i ragazzi fanno fuori dopo scolastico. Su questo Azzolina ritiene che «vada fatta una riflessione seria» visto che «episodi recenti ci dimostrano che - dice - spesso sono l'origine di focolai che costringono allaquarantenadecine di giovani e adulti ». Di opinioni diverse è il sindaco di Piano di Sorrento (Napoli), Vincenzo Iaccarino, il quale visto i casi di contagio propone lo stop delle scuole di ogni ordine e grado per mese. Iaccarino, oltre che amministratore è un medico che ha invitato, tramite Facebook, i propri concittadini «ad una riflessione scevra da pregiudizi».

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